Nel 2015 le rinnovabili hanno aumentato del 20% il loro impiego. E’ il terzo anno consecutivo
Negli Stati Uniti c’è un settore che sta decollando, è quello delle energie rinnovabili. L’industria dell’energia solare nell’ultimo anno ha dato più lavoro del petrolio e del gas. Il “National Solar Jobs Census“, stilato dalla Sola Foundation, rivela questi dati che fanno riflettere. E’ impossibile non accorgersi del cambiamento in atto nel settore delle risorse energetiche rinnovabili.
L’impiego è cresciuto del 20% per il terzo anno consecutivo, aumentando di 209mila lavoratori il proprio spessore produttivo. Secondo il Dipartimento
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statunitense del Lavoro, il confronto con gli impiegati nell’estrazione del petrolio e gas è una vera e propria rivoluzione: se quelli impiegati nelle energie rinnovabili sono 209mila a fine 2015, quelli impiegati nel petrolio e nel gas non arrivano a 185mila; 17mila in meno dell’anno precedente.
L’impiego nel settore solare ha registrato una crescita del 123% negli ultimi 5 anni e le prospettive continuano ad essere quelle della crescita.
Crescono esponenzialmente gli addetti all’installazione, passati da 44mila nel 2010 a quasi 120 mila nel 2015. Tuttavia, non sono tutte le tipologie di lavoro ad aumentare; i posti nel manifatturiero , nello sviluppo di progetti e nella vendita risultano stabili negli ultimi cinque anni.
Il report riporta che :”I dipendenti delle compagnie di installazione rappresentano il 65% dei nuovi posti di lavoro creati nel 2015. Il comparto dell’installazione impiega il 77% di persone in più rispetto al mercato domestico delle miniere di carbone. Dal 2014 le installazioni nel solare hanno creato più posti di lavoro rispetto alla costruzione di oleodotti e dei gasdotti e all’estrazione di greggio e gas naturale messi insieme”.
Le difficoltà nel mondo del lavoro evidenziate particolarmente in questi ultimi anni potrebbero dunque essere superate se ci fossero dei seri investimenti nel settore ecologico. Se i governi ponessero questa questione al centro del discorso sul lavoro probabilmente molti degli attuali disoccupati potrebbero essere impiegati in questo settore.
Se quella delle rinnovabili fosse la strada percorribile anche per un’autonomia energetica dell’intero paese, perché non prenderla in considerazione e rimanere stagnati sulle industrie che hanno caratterizzato il mondo del lavoro degli ultimi 100 anni? La modernizzazione del nostro Paese e la nuova rivoluzione industriale potrebbero partire da qui.
S.C.
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