Le rocambolesche avventure di una lettrice compulsiva di Mariachiara Cabrini

Creato il 07 giugno 2011 da Nasreen @SognandoLeggend

Mariachiara Cabrini;

Avida lettrice fin da piccola, ha letto tantissimi libri e continua a farlo con assiduità, tanto che ha deciso di dedicare a questa sua passione un blog che ha intitolato L’Arte dello scrivere…forse, dove recensisce e consiglia libri (http://weirde.splinder.com/). Ha 28 anni, vive nella splendida città di Mantova, è laureata in Storia dell’Arte e lavora come impiegata.

Sito Dell’ Autrice: http://weirde.splinder.com

“Dicono in Italia la gente legga poco,

ma in realtà c’è chi legge anche per gli altri…”


Titolo: Le rocambolesche avventure di una lettrice compulsiva
Autore: Mariachiara Cabrini
Serie: #
Edito da: ilmiolibro.it
Prezzo: 10.50€
Genere: Narrativa Contemporanea, Autobiografico
Pagine: 136 p.
Voto:

Trama: “Il lettore compulsivo è un animale letterario che pascola prevalentemente in librerie e biblioteche. Si nutre di parole scritte ed è molto vorace. Ottimo cacciatore, può fiutare un buon libro anche a metri di distanza. Ha un’ indole piuttosto calma, ma può diventare aggressivo se qualche commesso osa dirgli che il libro che cerca non è disponibile.” Mariachiara Cabrini ha 28 anni, vive nella splendida città di Mantova, è laureata in Storia dell’Arte e lavora come impiegata. Avida lettrice fin da piccola, ha letto tantissimi libri e continua a farlo con assiduità, tanto che ha deciso di dedicare a questa sua passione un blog che ha intitolato L’Arte dello scrivere…forse, dove recensisce e consiglia libri (http://weirde.splinder.com/). Nato tre anni, questo blog letterario ha riscosso un discreto successo di pubblico, e Mariachiara, nota sulla rete col nickname di Weirde, è diventata una delle voci del web che hanno spinto l’arrivo di libri urban fantasy per adulti in Italia. Oltre che lettrice, Mariachiara è anche scrittrice e ha già pubblicato due romanzi: Imprinting love, un romanzo rosa edito da Zerocentoundici, e La fiamma del destino, un fantasy autopubblicato con Lulu.com. Questo suo terzo libro, Le rocambolesche avventure di una lettrice compulsiva, si distacca dalle sue opere precedenti per il taglio autobiografico. Nasce da una rubrica che Mariachiara tiene sul suo blog , dove racconta le sue avventure e disavventure di lettrice accanita. Visto il successo di questa piccola rubrica su internet, seguita da tanti lettori compulsivi che si sono rispecchiati nella sua situazione, felici di scoprire di non essere gli unici ad amare i libri così tanto, Mariachiara ha deciso di raccoglierne tutti post in un libro, sperando di fare cosa gradita a tutti gli amanti dei libri che così potranno leggerla in versione cartacea.

Recensione:

Il nuovo romanzo di Mariachiara Cabrini questa volta punta sull’ironia e sull’antropologia culturale. Perchè “antropologia”? Semplice. In questo libro l’autrice analizza, descrive e ci parla di una classe di esseri umani particolarmente complessi, un po’ di nicchia ma uniti fra loro e sempre pronti ad ammettere nuovi adpeti: i lettori compulsivi.

Nato grazie all’omonima rubrica periodica che è possibile trovare sul suo blog “L’arte dello scrivere, forse“, il romanzo si cimenta con ironia – e autoironia! – nella difficile missione di rendere “comprensibile”, al resto del mondo, questa particolare classe di persone. I lettori compulsivi, fortemente sottovalutati, vengono spesso snobbati dalle altri classi ma loro, incuranti, tirano avanti fra le loro mille manie e convinzioni.

Sarà divertentissimo leggere delle lotte continue della – povera – autrice con le mensole e la disposizione dei libri. Del suo desiderio di curare al massimo i suoi adorati “piccini” e della mania di non spostarli mai dai loro posti di sempre, perchè, si sà, dopotutto ormai quell’angolino in alto, della libreria, è diventata la sua “casa”. Non possiamo spostarli più sotto!

E che dire dei mille ingegnosi modi per aumentare fino all’impossibile lo spazio adibito ai nostri piccoli amici – che spesso tanto piccoli non sono! – che con gli anni diventano sempre di più mentre lo spazio, ahimè!, è sempre lo stesso?

Per un lettore compulsivo leggere questo piccolo libro sarà un piacere e si ritroverà a sorridere o sussultare sulla sedia pensando “Allora non sono solo io!”. Ci renderemo conto che tutti, più o meno, abbiamo delle piccole manie inconfessabili e che alcune, alla fin fine, tanto inconfessabili non sono… C’è e ci sarà sempre qualcuno più fissato di noi. O forse no.

Non tutto il romanzo, però, si ferma all’oziosa e divertente catalogazione di questi esseri misteriosi, gli spunti, piuttosto seri, di riflessione sono sempre presenti, almeno per noi lettori conpulsivi!

Il mistico problema dei titoli italiani, assolutamente e tragicamente incomparabili con quelli originali. Il secolare dubbio sul perchè mai, le case editrici italiane, non si degnino di mantenere le copertine straniere che sono, al 99% delle volte, migliori sotto tutti i sacrosanti punti di vista. Questi sono solo alcuni dei temi sollevati e, in ogni caso, l’autrice presenta esempi concreti e pratici con tanto di nomi e titoli ben precisi. Non le manda certo a dire!

C’è da dire che, in questi casi, la lettura risulta agevole solo per un lettore compulsivo perchè riesce a comprendere veramente il messaggio dell’autrice e la maggior parte dei fatti concreti descritti, come il famoso caso dei titoli assurdi scelti dalla Rizzoli per la saga della Confraternita del Pugnale Nero (J.R.Ward).

A parte questo particolare la lettura resta sempre agevole, fresca e piacevolissima in tutti i suoi aspetti. In quanto lettrice compulsiva non posso che sorridere, delle mie stesse fissazioni, e consigliare questo libro a tutti i miei simili!


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