Le rose di Santa Rita da Cascia

Creato il 23 maggio 2014 da Chiaweb @chiaweb

Ho uno strano rapporto con la religione, non è una questione di credere o non credere, per me è una questione di sentire.
Sono legata ai santi, soprattutto quelli collegati per omonimia a me e mia madre.

Il 22 maggio è Santa Rita da Cascia e per l’occasione sono stata con mia mamma a Bologna, presso la Chiesa di San Giacomo Maggiore dove è presente il Santuario Santa Rita. Sotto i portici di Via Zamboni, poco prima di arrivare alla Chiesa, sono in vendita le rose benedette. Se non sapete quale sia il collegamento tra le rose e Santa Rita, vi riporto di seguito la spiegazione (tratta dal sito www.santaritadacascia.org) :

Alla fine dei suoi giorni, malata e costretta a letto, Rita chiede a una sua cugina venuta in visita da Roccaporena di portarle due fichi e una rosa dall’orto della casa paterna. Ma siamo in inverno e la cugina l’asseconda, pensandola nel delirio della malattia. Tornata a casa, la giovane parente trova in mezzo alla neve una rosa e due fichi e, stupefatta, subito torna a Cascia per portarli a Rita.

Da allora, la rosa è il simbolo ritiano per eccellenza: come la rosa, Rita ha saputo fiorire nonostante le spine che la vita le ha riservato, donando il buon profumo di Cristo e sciogliendo il gelido inverno di tanti cuori. I due fichi, invece, può darsi che rappresentino i suoi figli e la consapevolezza che, malgrado tutto, si sono salvati.

E poi c’è Santa Chiara d’Assisi, di cui ho letto di recente un libro piuttosto insolito ma altrettanto affascinante: “Chiara di Assisi. Elogio della disobbedienza” di Dacia Maraini. Lo consiglio davvero perché parla di Chiara in maniera originale e non scontata. Ma questa è un’altra storia…


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