Arrivate alla fine della loro vita queste scarpe si possono buttare con i rifiuti organici, per farne compost, oppure si mettono nel terreno dove si degraderanno completamente. I semi contenuti nella linguetta superiore, inoltre, germoglieranno per far crescere una pianta.
Ci sono voluti due anni di ricerca al team del designer Christiaan Maats per arrivare a realizzare una scarpa che fosse anche resistente e duratura e non solo a basso impatto ambientale, nei materiali, nel processo di produzione e nella strategia di marketing. La produzione è svolta interamente in Europa per limitare le emissioni di CO2 legate ai trasporti.
Le scarpe biodegradabili hanno vinto il secondo premio a The green fashion competition, durante l’Amsterdam international fashion week.
Noi siamo curiosissime di provarle, e voi?