Caro blog, volevo rispondere a un'amica che si trova a dover fare una scelta non facile e come al solito mi si sono affollati i pensieri.
Li devo scrivere.
Mi rivedo in lei, perchè ho vissuto le sue stesse ansie e le sue paure, qualche anno fa.
Per me non è stato facile sostituire tailleur e tacchi con jeans da mamma e adidas, ma non me ne sono mai pentita, e non me ne pento neanche adesso che, paradossalmente, mi trovo in questa situazione per via di quella scelta.
Ma in fondo cosa importa?
Meglio che vivere con la testa sotto la sabbia, negando ciò che si sente o ciò che si è.
Quello sì che mi farebbe più male.
Ciò che so per esperienza è che tutti abbiamo la possibilità di scegliere e quando diciamo "non ho scelta" è perchè, in realtà, la paura di scegliere è più forte della voglia di farlo ed è più forte della consapevolezza di cosa si vuole scegliere.
Penso che ognuno di noi sappia cosa è meglio per sè ma, a volte, è più facile adagiarsi nelle situazioni.
O forse si vuole solo evitare di far soffrire chi ci è vicino. In fondo la propria "sofferenza" è più sopportabile di quella altrui.
Ci sono poi persone che scelgono di non-scegliere, o meglio, scelgono il male minore sperando di mantenere una qualunque normalità. Io penso che una non-scelta implica già un qualcosa di anormale e, così facendo, non si fa altro che prolungare un'insoddisfazione che prima o poi verrà fuori sotto altre forme.
E' così, lo so di cosa parlo.
La mia ultima scelta non è stata facile e mi sta costando molto, soprattutto fisicamente, ma per ora va bene così perchè io ho bisogno di essere coerente con me stessa.
Lo so che prima o poi le cose cambieranno e io non mi do limiti di tempo.
So una cosa: che appena avrò finito di sistemar-gli 'sta cacchio di casa, comincerò a pensare solo a me.
Cosa posso dire alla mia amica?
Scegli sempre TE e ciò che ti fa stare bene.
Solo così non avrai mai modo di pentirtene.
E ora è meglio che smetta di scrivere: la stirella mi sta chiamando e oggi mi tocca proprio risponderle. :-)