Le scommesse sui cavalli e la risurrezione di Gesù (I)

Creato il 02 dicembre 2012 da Andream
Un vostro amico appassionato di ippica vi ha convinti ad andare all'ippodromo in una giornata di corse. State aspettando l'inizio delle gare e decidete che, in fin dei conti, una piccola scommessa ci starebbe bene. Leggete il programma della prima corsa e il nome di un cavallo vi salta agli occhi: Soldatino!
Chiedete al vostro amico se Soldatino sia un buon cavallo, ma la risposta è decisamente negativa: di 105 gare alle quali ha partecipato, si è piazzato (cioè è arrivato entro i primi tre posti) in appena 7, ovvero per ogni piazzamento ottenuto non si è piazzato per ben 14 volte! Insomma, non esattamente il favorito della gara..
Vedendo la vostra delusione, il vostro amico cerca di tirarvi un po' su il morale: «Durante la notte è piovuto molto, e quindi la pista è molto pesante». Notando la vostra espressione interrogativa, il vostro amico vi spiega che nel 70% delle volte che Soldatino si è piazzato, il terreno era pesante, mentre in quelle volte in cui è arrivato dal quarto posto in poi, il terreno era pesante nel 10% dei casi.
A questo punto la confusione si dipinge sul vostro volto: a voi serve sapere con che probabilità Soldatino arriva tra i primi tre nelle corse su terreno pesante, ma quello che sapete è con che frequenza si piazza in tutte le corse (7 su 105), e con che probabilità il terreno è pesante quando si piazza (il 70%) e quando non si piazza (10%). Come arrivare all'informazione che vi serve?
Sapete che Soldatino si è piazzato 7 volte e di queste il 70% era col terreno pesante; e che non si è piazzato per 98 volte (105-7), e di queste il 10% era su terreno pesante. Per conoscere con che probabilità Soldatino si piazzi sul terreno pesante bisogna fare il rapporto tra queste due entità, ovverosia moltiplicare il rapporto "piazzamenti":"non piazzamenti" (7:98, ovvero la quotazione del piazzamento) per il rapporto tra 70% e 10%, cioè 0,70/0,10, che fa 7. E 7:98 moltiplicato per 7 dà 49:98, cioè 1:2, ovvero su terreno pesante Soldatino vince una gara ogni tre; davvero niente male!
Contentissimi per questa scoperta, vi precipitate a giocarvi Soldatino piazzato; peccato però che anche gli allibratori sappiano fare bene i conti, che Soldatino sia dato piazzato per due volte la posta e che quindi non vi convenga giocarlo!
Forse non diventerete ricchi, ma avete appena riscoperto un fondamentale teorema della probabilità, il teorema di Bayes: in questa formulazione, il teorema dice che la quotazione del piazzamento di Soldatino su terreno pesante, cioè il rapporto tra il numero di volte in cui arriva entro il terzo posto e il numero di corse in cui si classifica dal quarto posto in giù - indichiamola con O(piazzamento|pesante), dove la 'O' deriva dall'inglese odds - è pari alla quotazione del piazzamento su qualunque terreno - che chiameremo similmente O(piazzamento) - moltiplicato per il rapporto tra la probabilità che il terreno sia pesante in caso di piazzamento - P(pesante|piazzamento), dove 'P' sta per probabilità - e quella che il terreno sia pesante quando Soldatino non riesce a piazzarsi - ovvero P(pesante|mancato piazzamento) - (quest'ultimo rapporto è il cosiddetto «rapporto di verosimiglianza»). Riassumendo:
O(piazz.|pesante) = O(piazz.) * P(pesante|piazz.) / P(pesante|manc. piazz.)
ovvero:
O(piazz.|pesante) = 7:98 * 0,70 / 0,10 = 7:98 * 7 = 49:98 = 1:2
Questa formulazione del teorema di Bayes può essere generalizzata al caso in cui siamo interessati, invece che al piazzamento di Soldatino, ad una generica ipotesi 'H' e a come cambia la sua quotazione quando sappiamo che si è verificato l'evento 'E':
O(H|E) = O(H) * P(E|H) / P(E|¬H)
dove O(H) è la quotazione dell'ipotesi 'H' a priori, prima dell'evento 'E', P(E|H) è la probabilità che si osservi l'evento 'E' quando l'ipotesi 'H' è vera, P(E|¬H) la probabilità dell'evento 'E' quando l'ipotesi 'H' è falsa, e O(H|E) è la quotazione dell'ipotesi 'H' a posteriori, ovvero dopo che l'evento 'E' si è verificato.
Ma cosa c'entra questa storia con la risurrezione di Gesù? C'entra, c'entra...
Ian Pollock, «Odds again: Bayes made usable», Rationally Speaking, 29 novembre 2012.

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