Le semifinali di coppa davis promuovono repubblica ceca e serbia

Creato il 16 settembre 2013 da Postpopuli @PostPopuli

di Nicola Pucci

Esaurita la stagione degli Slam, il week-end tennistico ha proposto in calendario le semifinali di Coppa Davis: la Repubblica Ceca affrontava l’Argentina mentre la Serbia riceveva a Belgrado la visita del Canada e, come leggerete nel resoconto delle due sfide, si sono sviluppate due trame decisamente ben differenti. Solo l’epilogo è lo stesso: hanno prevalso le due squadre favorite che si troveranno di fronte nella finale del 15-17 novembre.

Berdych e Stepanek trascinano la Rep.Ceca in finale – da daviscup.com

REPUBBLICA CECA-ARGENTINA 3-2. I cechi, detentori del titolo, ospitavano alla O2 Arena di Praga l’Argentina priva del suo numero uno, Juan Martin Del Potro, uscito malconcio dalla sconfitta con Hewitt ai recenti US Open. Il pronostico dava largamente favoriti i padroni di casa e sul tappeto indoor il bello e il brutto, Berdych e Stepanek, si sono pure mostrati cattivi annicchilendo gli avversari fin dalla prima giornata. Radek ha sconfitto in tre set Juan Monaco, inadeguato per le superfici veloci, 7-6 6-3 6-2, mentre Tomas ha lasciato un set per strada con Leonardo Mayer, argentino di terza fascia ma con buon braccio, 6-4 4-6 6-3 6-4. Il doppio non ha avuto storia, 6-3 6-4 6-2, e già il sabato sera i Cechi avevano timbrato il passaporto per la finale di novembre. Pronti a concedere il bis.

Tipsarevic regala alla Serbia il punto decisivo nella sfida con il Canada – da daviscup.com

SERBIA-CANADA 3-2. E qui la vicenda si fa appassionante. La Serbia aveva scelto di giocare sulla terra indoor di Belgrado, superficie penalizzante per i due formidabili battitori canadesi, Roanic la stella e Pospisil l’emergente, esecutori dell’Italia al turno precedente. In più Djokovic, il numero uno del mondo, era della partita e per i Serbi la finale pareva semplice da acchiappare, con l’illusione di ripetere l’exploit del 2010. Macchè. Nole apriva la prima giornata liquidando senza pietà Pospisil, 6-2 6-0 6-4, ma era Tipsarevic a tradire le attese nel match con Raonic. Avanti 2 set a 1 Janko subiva il ritorno del fenicottero canadese che metteva a terra 34 aces e dopo più di 4 ore di battaglia si imponeva 10-8 al quinto set. Il doppio andava in fotocopia, Bozoljac e Zimonjic prendevano un set di vantaggio ma infine erano Nestor e Pospisil ad esultare per un altro successo 10-8 al set decisivo. Erano così gli ultimi due singolari a definire l’epilogo del confronto ed è qui che si infrangeva il sogno nordamericano di guadagnare la prima, storica finale di Coppa Davis. Raonic rimaneva in partita per un set, il primo, con Djokovic ma una volta ceduto il tie-break per 7-1 naufragava nei propri limiti cedendo con un perentorio 7-6 6-2 6-2. Toccava allora a Tipsarevic riscattarsi e vestire infine i panni dell’eroe patrio disponendo di un coraggioso Pospisil con il punteggio quasi identico del compagno di bandiera, 7-6 6-2 5-2… qui Janko si inceppava, si faceva riagguantare, dilapidava quattro match-point, infine chiudeva accendendo il tripudio del pubblico della Belgrade Arena. 

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