E se in molti, alla fine della terza serie di Homeland, non avrebbero scommesso niente sulla possibilità di un’era post-Brody, la quarta e, ancor di più, la quinta stagione di Homeland, hanno superato le aspettative e si sono dimostrate all’altezza delle precedenti stagioni.
In questi ultimi episodi, ambientati in Germania, troviamo la bravissima Carrie Mathison, interpretata dall’attrice Claire Danes, braccata a morte, che si ricongiunge agli amici di sempre: Saul Berenson (Mandy Patinkin), con il quale si riappacifica, e Peter Quinn. Quest’ultimo interpreta però una linea narrativa che si snoda parallela a quella di Carrie, creando così l’impressione che ci siano due storie in una.
E proprio Peter Quinn, interpretato da Rupert Friend, che nelle ultime tre stagioni si stava avvicinando in modo preoccupante all’immortalità ormai ridicola del Jack Bauer di 24,
24 condivide con Homeland anche le critiche ricevute da Amnesty International per aver acclimatato il pubblico alla tortura come male necessario in caso di terrorismo, nonché a una decisa islamofobia.
Purtroppo il mondo che ci descrive Homeland (vedi il trailer della 5a stagione) è drammaticamente attuale. Questa volta la meta degli attentati è un grande città europea: Berlino. Ma quando Saul Berenson discute con altri elementi della CIA sulla necessità di allertare la popolazione, gli viene detto che la decisione presa ai piani alti è contraria a questa soluzione.
«Non possiamo dare ai terroristi la libertà di fare precipitare le città nel panico a loro piacimento. È la nuova normalità, Saul.»
Quasi un tutorial di questa «nuova normalità» per i più giovani è invece il nuovo telefilm Quantico (vedi il trailer), la cui prima serie è ancora in onda su Sky, con agenti speciali patinati, ivi inclusa la protagonista, Alex Parrish, la ex Miss Mondo Priyanka Chopra.
La serie abusa di flashback, subplot romantici e flirtarelli vari, proprio per questo suo essere la versione giovanile della minaccia terroristica che però è la stessa che vediamo in Homeland e, purtroppo, nelle immagini dei telegiornali e che ha ben poco di romantico.