Alla fine dovremo pure dire che "le cene eleganti" erano sobrie? No, grazie. La mercificazione del corpo delle donne e l'autodeterminazione femminile devono riflettere su questi casi. Non è femminista vendersi al miglior offerente. L'autonomia femminile e il Fattore D progrediscono con scelte consapevoli, lavorando su se stesse e realizzandosi nel lavoro, oltre che conciliando lavoro e famiglia in maniera innovativa e su misura dei figli. Serve una "rivoluzione copernicana", non un'inversione a U. Diventare "premi per tombole" in una sexy lotteria in Svizzera non è femminismo, ma scelta retrograda e maschilista. Anzi chi mette in premio esseri umani, è schiavista.