Allora continuiamo a farci del male , ma solo per il breve periodo di carnevale ; anzi i nutrizionisti dicono che mangiare il fritto ogni tanto darebbe una sferzata al metabolismo e quindi non è poi così da evitare assolutamente se preso a piccole dosi , come del resto tutti i cibi ; Ho preso questa ricetta dal mio vecchio Artusi del 1973 , un nome una garanzia e devo dire che non mi ha delusa . A Bologna si chiamano sfrappole e sono così leggere e friabili che come le ciliegie , una tira l’altra ma sono veramente un dolce italiano , cambia solo il nome ; crostoli , cenci , chicchere ......;Ingredienti
- farina 240 g
- 2 uova
- zucchero 20 g
- burro 20 g
- acquavite o grappa o altro liquore 1 cucchiaio abbondante
- sale un pizzico
Impastare bene e formare un panetto da lasciare riposare 10/15 poi tirare una sfoglia sottilissima quasi trasparente , quindi se con il matterello sappiamo di non riuscire usiamo pure la nonna papera senza problemi . Tagliamo la pasta a quadrati o a strisce poi annodate .
Friggiamo in abbondante olio a temperatura , una volta raffreddate cospargere di zucchero a velo e golosità assoluta spruzzare con il liquore rosso Alkermes