Le solide radici della Terra
di
Marco Bizzarri e Paola Pardini
“Gli alberi
non vogliono il loro nome
scritto nel cielo
non vogliono cantare
poesie d’amore
non amano illuminarsi
nelle notti buie
non trattengono per se
i frutti
e neppure le foglie.
Si fanno accarezzare
dal vento
riscaldare dal sole
dissetare dalla pioggia
vestire dalla primavera
vivono
guardandosi intorno
in silenzio
e in questo silenzio
è il loro gran parlare…
agli uomini
alla terra
di uguaglianza
di Pace
e non di guerra.”
(Gli Alberi, Sandrino Aquilani)
Se si pensa alla nostra Terra come un sistema vivente, un mondo che pulsa e si alimenta dell’azione delle creature che a vario titolo lo abitano, in continua mutazione, non possiamo tacere dell’azione di questi giganti di legno, sovrani apparentemente immobili e silenti spettatori dell’incedere ineluttabile del tempo.
Con le radici che affondano nel suolo e la chioma ad ospitare, coprire, nutrire altri esseri viventi, gli alberi da sempre costituiscono il trait d’union fondamentale tra il Pianeta e le tantissime creature che lo abitano, eterogeneità di generi e specie che fanno di questa gigantesca sfera blu galleggiante nell’Universo un ambiente unico e peculiare.
In questo nostro nuovo viaggio alla scoperta del Mondo e degli aspetti più affascinanti della Natura andremo alla ricerca delle testimonianze arboree più strane, testimoni secolari della storia della Terra e dell’uomo.
Rimangono poche centinaia di esemplari di questa specie in Europa, qui nella foto possiamo vederne uno immortalato a Mama, Champagne-Ardenne, Francia; nessun botanico è riuscito a spiegare in maniera plausibile la loro strana forma.
Rimangono poche centinaia di esemplari di questa specie in Europa, qui nella foto possiamo vederne uno immortalato a Mama, Champagne-Ardenne, Francia; nessun botanico è riuscito a spiegare in maniera plausibile la loro strana forma.
Uno degli alberi più grandi al mondo, della famiglia degli anacardi, quasi una piccola foresta di circa 8000 metri quadrati che origina da un unico tronco generando un intreccio e una complessità di rami davvero unica; a Pirangi do Norte, Rio Grande do Norte, Brasile
Uno degli alberi più conosciuti in Francia, si trova a Allouville-Bellefosse, in Alta Normandia.
Questa incredibile quercia ha vissuto molte delle tappe importanti della storia francese, dal regno di Luigi XIV alla Rivoluzione francese e all’Impero di Napoleone, ed è ancora in piedi con un’età stimata di circa 800 anni; la sua veneranda età si accompagna a una caratteristica assolutamente peculiare: al suo interno sono state create due piccole cappelle, una delle quali raggiungibile attraverso una scala esterna costruita appositamente; la possibilità di costruire una cappella al suo interno venne data oltre 500 anni fa quando la quercia venne colpita in pieno da un fulmine, creandone una fessura all’interno.
Tra le cose fuori dal normale di questo albero annoveriamo il fatto che sebbene l’interno sia cavo, la corteccia esterna dell’albero continua a vivere e crescere facendo nascere nuovi rami e foglie.
Uno degli alberi più vecchi e alti del mondo, circa 2500 anni stimati e quasi 84 metri di altezza, è situato nella Foresta dei Giganti al Sequoia National Park negli Stati Uniti.
Di tratta del famoso Generale Sherman, ormai diventato simbolo universale della maestosità di questa incredibile specie arborea.
In Cambogia, nella provincia di Siem Reap, è possibile vedere questo incredibile tempio di Ta Prohm, una incredibile e dinamica simbiosi tra storia e natura con centinaia di alberi che avvinghiano i propri rami ai resti archeologici creando un effetto complessivo assolutamente unico.
In Nuova Guinea e nella piccola isola di Sulawesi, in Indonesia, cresce una specie di eucalipto davvero particolare, la cui corteccia assume delle colorazioni bellissime, delle vere e proprie pennellate naturali di colore.
Probabilmente uno degli alberi più resistenti e longevi al mondo è l’olivo, capace di resistere anche a prolungati periodi di siccità, malattie e anche al fuoco; tra questi, il primato di longevità sembra andare all’olivo di Vouves, un fantastico esemplare di almeno 3000 anni, ancora vitale e capace di produrre ottime olive; e possibile vederlo sull’Isola greca di Creta.
Una delle cose più belle della natura è che riesce a creare insolite e inaspettate creazioni, come questo albero-ponte costruito magicamente grazie allo spontaneo intreccio dei rami di Ficus Elastica a Cherrapunji, nel nord-est dell’India.
Fonti foto:
Fonte: http://www.flickr.com/photos/cowboybeeboop/5248912822/
Fonte: http://www.flickr.com/photos/for_tea_too/1487102260/in/photostream/
Fonte: http://www.flickr.com/photos/chiara-sibona/5609195350/
Fonte: http://www.flickr.com/photos/21365373@N03/2443394749/
Fonte: http://www.flickr.com/photos/golden_ratio/3567881124/
Fonte: http://www.flickr.com/photos/44254449@N07/4175258714/
Fonte: http://www.flickr.com/photos/44254449@N07/4175258714/
Fonte: http://www.flickr.com/photos/18555810@N00/1859280024/
Fonte: http://www.flickr.com/photos/liveforphotos/2468466006/
Fonte: http://www.natureisawesome.net/wp-content/uploads/2012/01/aDkhV1.jpg
Fonte: http://www.natureisawesome.net/wp-content/uploads/2012/01/JE05A1.jpg
Fonte: http://www.flickr.com/photos/arliaflower/2418074803/
Fonte: http://www.flickr.com/photos/12629518@N08/5897818580/
Fonte: http://www.flickr.com/photos/mi_kon/2472979144/