I primi quattro strumenti di investimento vengono proposti dalle banche (soprattutto in Svizzera) a chi possiede un patrimonio di una certa consistenza (qualche milione di euro):
> Monete. Esiste una varietà ampia di monete d’oro, emesse da Governi di tutto il mondo, il cui valore di mercato dipende dal loro contenuto in oro puro. Non bisogna confondere le monete in metallo prezioso con le monete
commemorative collezionate dagli appassionati di numismatica. Il valore di queste ultime, infatti, dipende dalla rarità, dal disegno e dalla finitura del conio, non dal contenuto in oro puro.
> Lingotti. Possono essere acquistati in vari pesi e dimensioni (compresi in genere tra un grammo e 400 once – un’oncia è pari a 28,35 grammi). Sono considerati lingotti di piccole dimensioni quelli con un peso inferiore a 1.000 grammi. Esistono nel mondo 94 produttori di lingotti d’oro distribuiti in 26 Paesi.
> Deposito in oro. Possono essere aperti presso molte grandi banche dove l’oro viene conservato in un caveau. I lingotti (o le monete) vengono custoditi, numerati e identificati in base ad un marchio ufficiale di garanzia. L’investitore paga per il servizio di deposito e per una polizza di assicurazione contro eventuali furti.
> Certificati aurei. In alcuni Paesi (in particolare nelle banche della Svizzera e della Germania) esistono certificati aurei che permettono agli investitori di possedere l’oro senza la consegna fisica del materiale. I certificati rappresentano, per chi li possiede, un titolo di proprietà, mentre la banca conserva materialmente l’oro per conto del cliente, il quale comunque può vendere i certificati con una semplice telefonata alla banca stessa.
Nel prossimo articolo parleremo delle soluzioni per investire in oro più diffuse tra i piccoli e medi risparmiatori.
(Segue terza parte)