Le spiagge più belle della Corsica Sud: da Palombaggia a Roccapina

Creato il 06 luglio 2013 da Postpopuli @PostPopuli

di Francesco Gori

Le spiagge più belle della Corsica del Sud? Sono tante, non a caso l’isola francese è anche conosciuta come “l’Isola della Bellezza.”

Scopriamo dunque le incantevoli sabbie bagnate dal mare cristallino che più delle altre meritano una visita, in un itinerario che va da Porto Vecchio a Bonifacio, e poi su in direzione Ajaccio.

PINARELLO

Sulla N 198, a nord di Porto Vecchio, superata Trinité-de-Porto-Vecchio si svolta per il bivio che porta alla penisola di Pinarello, caratterizzata da lunghe strisce di sabbia e una torre genovese. Qui laPosidonia, una pianta acquatica, invade mare e sabbia, rendendo il panorama meno bello di quel che effettivamente è. Perché la sua presenza, da queste parti è sinonimo di ottima qualità delle acque e indice di zona naturale e selvaggia.

SAN CIPRIANO

La baia di San Cipriano

Insieme a Cala Rossa è una zona di spiagge molto frequentate, facili da raggiungere e con servizi ad un passo. San Cipriano è davvero bella, con la sua sabbia bianca e, in fondo, una piccola baia che merita una sosta con bagno.

PALOMBAGGIA

Tra le più conosciute e rinomate spiagge corse, c’è sicuramente Palombaggia, ben segnalata sulla statale principale. Disponibili ampi e gratuiti parcheggi, dai quali si accede al sentiero che porta a riva. È ampia e distende la sua striscia di sabbia circondata da pini e rocce. Di fronte c’è la riserva naturale delle isole Cerbicale, alle spalle è invece facile imbattersi in qualche simpatico asino in cerca di cibo. In piena stagione estiva, presenta l’inconveniente dei tanti turisti e di un vento che spesso batte forte. A fianco c’è Tamaricciu, spiaggia molto simile ma non meno attraente.

SANTA GIULIA

Più a sud di Palombaggia, distante pochi minuti, ecco la splendida Santa Giulia. Meno conosciuta della “cugina”, è davvero notevole se non superiore in quanto a bellezza e panorama mozzafiato, con una sabbia bianca e fine che si allunga per circa due chilometri. Presenta anche il vantaggio di una maggior copertura dal vento, ben riparata all’interno del golfo omonimo.

RONDINARA

Altro must per il turista vergine. Rondinara, più vicina a Bonifacio, è la spiaggia selvaggia per eccellenza. Ambiente naturale raggiungibile a piedi, spiaggia fine e bianca, con la caratteristicapresenza di mucche che pascolano nella pineta dietro la spiaggia (con ampie zone d’ombra). Anche qui il vento spira forte, unica nota negativa se la stagione non è ancora a pieno, un vantaggio nel caso di temperature infernali.

Proseguendo verso sud, sempre più vicini al “timone” della “nave Corsica” – lo splendido fiordo circondato da mura di calcare, la “Gibilterra corsa”, ovvero Bonifacio -, ecco le spiagge di Sant’Amanza (o Santa Amanza), Cala Longa, ma soprattutto Sperone.

SPERONE

La spiaggia Petit Sperone

Sì, Sperone non è forse considerata al pari di Palombaggia e Rondinara, e non si capisce il perché. Sperone è straordinaria, posta in un contesto eccezionale. Qui i superlativi si sprecano. Parcheggiata la macchina, si prosegue a piedi tra rocce, una spiaggetta che fa da apripista, e un sentiero ben tracciato (tutto facilmente agibile), fino ad arrivare alla prima perla: la Plage du Petit Sperone (piccolo Sperone), un piccolo paradiso sulla terra. Eccellente la qualità di un’acqua limpida come quella della Sardegna che la fronteggia, fine e accecante la sabbia riflessa di sole. In fondo, ci sono delle scale che portano alla seconda perla: una scarpinata tra la pineta e giungiamo alla Plage du Grand Sperone, spiaggia molto più ampia e ventosa, ma di altrettanto incanto. Tutt’intorno al contesto naturalistico un campo da golf, uno dei migliori d’Europa quanto a qualità dell’erba e panorama suggestivo.

ROCCAPINA

Roccapina: il leone disteso che domina dall’alto, la spiaggia in basso

Da Bonifacio, in direzione Ajaccio, a venti chilometri daSartène, un altro valido motivo per venire in Corsica:Roccapina, sito protetto e famoso per la scultura a forma di leone che domina dall’alto. Scolpita da vento ed erosione, la roccia magnetizza l’occhio del turista, incredulo nel constatare la bontà della natura, capace di creare un’opera d’arte a cielo aperto, un leone disteso di fronte a una torre genovese, con tanto di criniera. Per raggiungere Roccapina, c’è da percorrere 2 km lungo una strada sterrata e piena di buche dall’albergo La Coralli. Arrivati alla spiaggia, si può godere di sabbia bianca e fine, di mare turchese, e di rocce che da dietro proteggono e incutono timore. Perché ognuna di esse, non solo quella del leone, cela straordinarie figure: ancora leoni, ma anche gorilla, volti umani, o carcasse di animali che fanno da contrasto alla bramosia leonina. Chi ha immaginazione, qui troverà un luogo d’incanto.

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