La teca con le spoglie del Santo torna in Campania a 1oo anni dalla sua morte
Le spoglie di Padre Pio sono giunte verso le ore 14,30 nei pressi di Benevento, accolte da una folla entusiasta ma infreddolita, a causa della pioggia e del freddo di oggi pomeriggio.
Un applauso collettivo, il suono delle campane, il lancio di petali di fiori e il grido “evviva Padre Pio”: questo il clima del paese che ha ricevuto il feretro, il quale lascia la Basilica di San Pietro dopo gli eventi in onore di San Pio e San Leopoldo che si sono svolti a Roma nei giorni scorsi. Circa 500 mila i fedeli che vi hanno partecipato, devoti ed emozionati: questa la stima diffusa dalla Questura di Roma. “Dall’arrivo a Roma delle spoglie dei santi, le forze dell’ordine hanno garantito la sicurezza ad una fila, mai interrotta, di persone che, con grande pazienza e collaborazione, si sono sottoposte ai controlli per l’accesso alle aree di culto“, commenta la Questura romana.
Come predisse un mese prima della sua morte, il frate delle stigmate è tornato nella sua cara Pietralcina, precisamente nella contrada Piana Romana. L’urna con le spoglie del Santo è infatti stata portata davanti alla piccola cappella che custodisce l’olmo dove, secondo i credenti, si riposava. Qui per la prima volta, secondo la tradizione religiosa, Padre Pio avrebbe avuto le stigmate.
I fedeli, oltre che da tutta Italia e non solo, sono arrivati da tutta la Campania e sono rimasti in attesa nel piazzale di Piana Romana dove c’era il terreno di famiglia che l’allora Francesco Forgione coltivava. La teca è stata trasportata dai fedeli per un tratto di 50 metri prima di fare ingresso nella chiesetta dell’famoso olmo: questa la prima tappa del “ritorno” a casa di San Pio dopo 100 anni. Nella chiesetta, con al collo dei foulard gialli, si è subito seduta una comitiva di 62 fedeli giunti da Caiazzo in provincia di Caserta e da Maddaloni.
Rigide le misure di sicurezza delle forze dell’ordine, guidate dal questore di Benevento Antonio Borrelli, che hanno controllato con gli scanner manuali tutti i fedeli giunti a Piana Romana. Anche a Roma erano state adottati dei provvedimenti simili, attuando le stesse misure di sicurezza previste per i capi di Stato con tanto di “no fly zone” su San Giovanni Rotondo e su Foggia.
CM