Le suore e la prof. lesbica.

Creato il 22 luglio 2014 da Cristiana

Sarò molto sintetica sul caso della scuola di Trento gestita dalle suore (per l’esattezza Istituto cattolico parificato Sacro Cuore di Trento) cui una professoressa è stata “non confermata” nel ruolo a causa della sua omosessualità (per la cronaca non c’è niente da discutere, le suorine confermano che

Per alcuni nessuna scuola che percepisce soldi dallo Stato può e deve in alcun modo attuare pratiche discriminatorie di alcun tipo. Io vado oltre: anche qualora una scuola decidesse di non volere fondi pubblici, forse vorrei discutere anche la validità dei diplomi di scuole che discriminano e metterne in dubbio il riconoscimento stesso. La formazione dei cittadini è troppo importante perché sia orientata religiosamente.

Badate bene. Non sto dicendo che i preti o le suore non devono gestire scuole. Anzi. Ma se lo fanno, nel mio Paese, devono farlo basandosi sulla Carta Costituzionale e sulle leggi del lavoro del mio Paese e se la religione è in contrasto con le leggi dello Stato….beh è ora di farsi alcune domande e magari rivedere anche il Concordato. Su questo argomento uno Stato laico non dovrebbe nemmeno discutere.

Punto. Senza girarci troppo intorno.