In autunno è uscito il terzo lavoro dei bresciani Kaufman ovvero Lorenzo Lombardi (voce e chitarre), Simone Prestini (basso), Leonardo Traina (batteria e percussioni), Luigi Suardi (chitarre e cori). Un album che si discosta molto dai loro lavori precedenti che, in effetti, erano passati per lo più inosservati.
“Le tempeste che abbiamo” è una piccola gemma luminosa, elegante e ricca di poesia, dove la voce in primo piano viene utilizzata come uno strumento. I Kaufman fanno sogni a colori pastello e li mettono in musica disegnando, da romantici, una società in decadenza. Ogni testo è intriso di nostalgia: Italia, estero e Marte diventano un luogo comune di solitudine. Con questa strofa di Alieni si apre l’album “Sei un alieno che viene da Marte, ridi se la borsa perde e ti chiedi come mai le spose occidentali credano nei social network se poi sono sempre più sole”.
La produzione è di Alessandro Raina (Giardini di Mirò, Amor Fou) che ha suonato e co scritto alcuni testi e certamente anche a lui si deve il prodotto moderno e curato che i Kaufman stanno portando in tour in giro per l’Italia, qui le date: http://letempestecheabbiamo.com/#tour
01. Alieni
02. Modigliani 03. Il manifesto struggente di giovani vampiri 04. Astronauta 05. Santa Kryptonite 06. Cacciatori di zombie 07. Un aprile immaginato 08. Il fiore del loto 09. La mia piccola rivoluzione francese 10. Gotham