Scrive lo staff di Gucci su Facebook: «Può essere interessante addentrarsi in un territorio neutro per vedere come perfino il messaggio più sottovalutato può avere un impatto inaspettato». E poi scatti di capi di straordinaria eleganza, tutti beige. Beige le cinture di pelle e corda da attaccare strette in vita, beige i pantaloni stretti di lino, beige le camicie di cotone, beige le scarpe a mo’ di rete con tacchi alti, sottili, e senza plateau, beige le grandi borse rifinite fin nei minimi dettagli.
La rivincita della delicatezza, in controtendenza rispetto ai colori fluo su cui altri brand (come Furla) hanno puntato tutto.
Il beige di Gucci non è anonimato, ma raffinatezza, oltre che possibilità di osare: abiti di tonalità neutrali sono come una tela bianca, bisogna sporcarla di tinte. Ecco quindi le labbra rossissime delle modelle in passerella, riprese dalle unghie di mani e piedi, laccate di rosso pure quelle.
Niente di nuovo sotto il sole, si direbbe: soltanto l’ennesima lezione di stile.