La prima cosa da dire riguardo alle tomaselle è che anch ‘ esse che come molti dei piatti principe del genovesato nascono con lo scopo di riutilizzare altri cibi, vedono cioè la luce come piatti poveri e non propriamente adatti ai giorni di festa. I primi cenni documentabili della presenza di questo piatto li troviamo sul finire del 700, anche se sarà poi nel secolo successivo che si affermeranno definitivamente sulle tavole.
Questa brevemente è la storia e l’evoluzione del piatto; mentre per quanto riguarda il nome vi è chi lo fa derivare dal vocabolo latino “ tomaculum ” (cioè salsicciotto), mentre altri (e questa è la versione più attendibile) da tomex (cordicella), termine anche utilizzato da Vitruvio, Plinio e columella. Questo perché in dialetto genovese il nome, (che si pronuncia abitualmente tomaselle) viene scritto tomaxelle.
Ingredienti per 4 persone:
8 fettine di vitello magre; 2 uova; 180 gr. di carne trita; maggiorana; 40 gr. di grana grattugiato; 100 gr. di animelle ( se lo desiderate suddividete la dose unendo la cervella); prezzemolo; 1 spicchio d’aglio; una manciata di pinoli; 200 gr. di piselli sgranati; salsa di pomodoro; un bicchiere di vino bianco secco; 1/2 bicchiere d’olio d’oliva; sale.
Preparazione:
Per prima cosa lessate le animelle e se avete scelto di utilizzarla la cervella, scolatele e tritate il tutto. Ponete le carni in un recipiente unite le uova, il formaggio, un trito composto da maggiorana, aglio e prezzemolo tritati, i pinoli ed il sale; quindi amalgamate bene il tutto. Battete delicatamente le fettine di carne sul tagliere in modo da assottigliarle ancora un poco, badando a non romperle, suddividete poi il ripieno per ogni fettina, ed avvolgetele a mo di involtino fermandole poi con uno stecco. Fate dunque imbiondire in un tegame la cipolla finemente tritata con un filo d’olio ed unite le tomaselle, che farete rosolare da ambo i lati sfumandole poi con il vino bianco. Una volta che il vino sarà completamente evaporato allungate con un poco di brodo o eventualmente con un goccio d’acqua, unite i piselli e la salsa di pomodoro e terminate la cottura. Aggiustate dunque di sale e servite.
Ci tengo poi a precisare che questa è solo una delle diverse varianti di questo piatto, infatti si anno anche ad esempio tomaselle senza salsa di pomodoro , con ripieno a base di verdura e così via.