Le torri del potere

Da Eilanmoon @EilanMoon

TITOLO: LE TORRI DEL POTERE
AUTORE: ALESSANDRO AGHINA  
EDITORE: EDICOLORS      
PAGINE: 288
PREZZO:  9,90euro
SINOSSI UFFICIALE:
La terra di Saipang è circondata da un'inaccessibile catena montuosa, che circoscrive il mondo conosciuto in una specie di enorme cratere. Questo mondo, popolato da creature imparentate con i rettili che hanno rimpiazzato i mammiferi (tranne l'uomo), è dominato da potenti corporazioni industriali che da secoli tengono in scacco l'intera popolazione.Nell'anno 517 dell'era industriale, però, è in atto una crisi: la giovanissima scout Ari, appena reclutata da una delle maggiori corporazioni, viene inviata assieme a un mago a indagare sull'intricato complotto in cui gli Antichi, una razza semi-umana pacifica e rispettata, sembrano essere coinvolti.A capo dell'altra potente corporazione è invece Ezri, una conturbante donna ritenuta tanto affascinante quanto priva di scrupoli. Caparbia e capricciosa, causerà una guerra prima di capire che le sue mosse sono state guidate da invisibili mani. Senza mai incontrarsi, le due protagoniste vivranno due distinte ma concatenate avventure, alla scoperta del più affascinante mondo fantasy di un autore italiano.

LA MIA OPINIONE:

Questo romanzo fantasy è il primo della serie "Fiamma e Tenebra" dell'autore esordiente Alessandro Aghina che con questa opera dimostra di saper utilizzare bene la penna e di aver talento da vendere. Quello che manca a questo libro, a mio parere, è un accurato lavoro di editing su alcune caratteristiche che dovrebbero essere opera dell'editor, sopratutto quando si parla di un esordiente. Per essere più chiara vi spiego a cosa mi riferisco: in editoria moderna si usa con una certa e zelante precisione omettere la ed eufonica: ovvero, è meglio se non si scrive la "d" dopo una "e" o una "a" a meno che la parola seguente non inizi con la stessa lettera; capitoli che consistono di dieci righe non sono capitoli ma paragrafi che possono essere inseriti nel precedente o nel successivo utilizzando le famose righe vuote tra passaggi di ambientazioni e punti di vista; termini eccessivamente ricercati che possono essere resi molto bene con parole più semplici e scorrevoli. Questo romanzo risente un poco dell’inesperienza dell'autore ma sopratutto di un editing quasi inesistente. Aghina ha fatto la scelta di scrivere come narratore onnisciente, e quindi in terza persona; però stranamente gestisce la narrazione come se fosse in prima persona aggiungendo a volte i pensieri dei personaggi confinandoli tra virgolette -cosa del tutto inutile quando si narra con narratore onnisciente- in questo modo la lettura ogni tanto diventa confusa. Ho avuto l’impressione che l’autore avesse le idee piuttosto chiare riguardo all'incastro dei suoi personaggi l'uno con l'altro ma spesso ho notato che le parole sembrano incespicare in dialoghi che si sforzano di apparire “naturali” e in dettagli che risultano poco utili al corpo centrale della narrazione. Purtroppo la storia non riesce a catturare il lettore e a farlo affezionare ai personaggi che vengono sviluppati pagina per pagina in modo leggermente stereotipato e poco approfondito. Non vorrei che questa recensione mortificasse in alcun modo l'autore, che anzi mi ha intrattenuto in una piacevole lettura; ogni appunto intende essere un suggerimento e sopratutto un incoraggiamento per il prossimo lavoro, non per niente un giudizio.
La storia conquista e alla fine riesce a mettere in ombra le debolezze della contestualizzazione, e l'avere una bella storia da raccontare significa già essere su una ottima strada! Le protagoniste sono comunque due donne interessanti e il racconto incuriosisce perché ricco di suspance e intrighi che verranno  dipanati nel seguito di questo primo capitolo della saga.
La mia votazione finale sarebbe stata molto più alta se non mi avesse infastidita la scarsa cura, a livello di revisione, da parte dell'editor. In conclusione direi che il lavoro del talentuoso autore è interessante, meno buono quello della casa editrice che è specializzata in narrazione per bambini e ragazzi, non per adulti.

GIUDIZIO COMPLESSIVO: