Le torri di mezzanotte, volume numero 13 della saga, chiude alcune storie e riprende i fili di molte altre, preparando il terreno all’Ultima Battaglia; alcuni personaggi hanno meno spazio, Aviendha, altri tornano prepotentemente, Gawyn, e infine un’atteso ricongiungimento solleverà diversi animi. I salti temporali in alcuni punti non vengono rispettati egregiamente, alcune storie non si intrecciano alla perfezione, ma il compito del libro di accompagnare il lettore verso il gran finale è ampiamente raggiunto.
Rand Al’Thor è cambiato, e alcune sue verità importanti vengono finalmente svelate, i Reietti escogitano gli ultimi tranelli, ogni personaggio, amico o nemico, muove le sue pedine mentre la scacchiera prende posizione.
Le torri di mezzanotte concentra molta attenzione su Perrin, e, ma solo verso la fine, su Mat, la Ruota del Tempo richiede ai ta’veren, una persona attorno alla quale il filo del destino compie una piega, la Ruota del Tempo intesse i fili della vita di tutte le persone che stanno loro vicino per formare una Rete del Destino, ordine prima dell’incontro finale. La spensieratezza dei contadini dei Fiumi Gemelli è sparita da tempo, a ognuno di loro viene chiesto di superare prove sempre più impegnative, pericolose, mentre i Reietti, sebbene in numero inferiore, continuano a cospirare nell’ombra, ma, come è giusto che sia, il bene trionfa, per ora.
Ovviamente chi ha seguito la storia di Rand Al’Thor fino ad oggi attenderà l’ultimo capitolo, ma se ancora non avete affrontato la saga La ruota del tempo devo ammettere che vi invidio, per voi sarà tutto nuovo, e senza alcuna attesa.
Saga La ruota del Tempo
Robert Jordan e Brandon Sanderson
Fanucci Editore
Euro 25,00