Vediamo assieme quali.lLaurea in giurisprudenza: la laurea in giurisprudenza è alla base di qualsiasi lavoro di traduzione riguardante temi giuridici. Senza è impossibile parlare di qualità, soprattutto in un campo complesso come il diritto del lavoro.lEsperienza lavorativa generale all’estero: un’esperienza all’estero può costituire un criterio molto valido nella scelta di un traduttore che si dedichi a contenuti di diritto del lavoro. Una visione internazionale permette infatti di approcciarsi in maniera più puntuale a un campo geograficamente circoscritto, ma che viene comunque toccato da opinioni specialistiche provenienti da diverse realtà professionali.lPubblicazioni specialistiche: un buon traduttore intenzionato a crearsi un profilo professionale nel campo del diritto del lavoro, deve avere alle spalle un’esperienza caratterizzata dalla firma di pubblicazioni specialistiche sull’argomento. Non è infatti pensabile acquisire un livello di confidenza accettabile con la traduzionec di testi di diritto del lavoro senza padroneggiare le tecniche di redazione specialistica ad essi legate.
Questi sono solo alcuni dei punti che può essere utile osservare quando si sceglie un traduttore specializzato in documenti di diritto del lavoro. Un ulteriore consiglio utile consiste nel fare una ricerca sulle banche dati online delle riviste giuridiche specializzate, in modo da avere subito una visione completa di quello che è il suo stile di redazione riguardante la stesura di articoli specialistici.l
L’universo giuridico è un campo estremamente vasto, ed è necessario che chi si occupa di traduzioni in questo ambito sia sì specializzato, ma nel contempo versatile e qualitativamente eccellente per quanto riguarda la gestione della sua nicchia di riferimento.