Ottavi di finale di Europa League 2014/2015, diamo un'occhiata agli stadi esteri che visiteranno Torino, Inter e Napoli nelle loro trasferte continentali (tralasciando il "derby" Fiorentina-Roma).
Stadio Petrovskji, Zenit-Torino, 12 marzo 2015.
Iniziamo da San Pietroburgo, Russia, dove il Toro giocherà la gara di andata contro lo Zenit. Lo Stadio Petrovskji che conosciamo oggi è, in realtà, la seconda versione costruita tra il 1957 e il 1961, dopo che l'originale Lenin Stadium (nome che verrà comunque mantenuto fino al 1992) era stato distrutto durante la II Guerra Mondiale. Il primo impianto, progettato dall'architetto ceko Aloise Wejwoda, era un'imponente struttura ovale di classica impostazione monumentale sovietica e, inizialmente, poteva ospitare circa 10.000 spettatori, saliti a 25.000, nel 1933, con la costruzione di nuove tribune in legno.
Il "primo" stadio, nel 1934 (a sx) e l'attuale, anni '80 (a dx)
Il nuovo stadio, disegnato dagli architetti Baranov, Guryev e Fromzel, ha riproposto la stessa impronta morfologica del precedente, variando la facciata esterna in un colonnato dai canoni neoclassici, con una struttura in cemento armato. Capienza di 33.000 spettatori inizialmente, si è ridotto negli anni fino ad arrivare ai 21.000 posti attuali, attraverso varie ristrutturazioni e ammodernamenti, soprattutto a fine anni '70 e a metà anni '90.
La posizione dello stadio è ottimale anche in rapporto ai luoghi d'interesse di San Pietroburgo. Situato sull'omonima isola Petrovskji, fa parte di un complesso sportivo più ampio ed è a poca distanza dall'Ermitage e dalla Fortezza di Pietro e Paolo.
Volkswagen Arena - VfL Wolfsburg Arena, Wolfsburg-Inter, 12 marzo 2015.
Dalla Russia, dove torneremo tra poco, ci spostiamo nel centro-nord della Germania, a Wolfsburg, dove i padroni di casa ospiteranno l'Inter alla Volkswagen Arena. Il Club tedesco nasce ufficialmente nel 1945, sulle ceneri della precedente squadra dei lavoratori della fabbrica automobilistica Volkswagen in essere da un paio d'anni. La città stessa, d'altronde, viene fondata nel 1939, proprio come luogo d'abitazione degli operai. Tutto è, quindi, piuttosto "giovane" nell'emisfero biancoverde, anche lo stadio. Il vecchio impianto dei lupi era il VfL-Stadion am Elsterweg, tutt'oggi esistente, costruito nel 1947 e utilizzato dal Club fino al 2002 (oggi è il campo da gioco della squadra femminile e della squadra 2 del Wolfsburg), anno in cui è stata inaugurata la nuova Volkswagen Arena.
Da uno stadio ovale, con gradinate discontinue (nel vecchio 53 mln di euro per un impianto da 30.000 posti (21.000 circa tutti a sedere) che esternamente ha un impatto particolare: è fondamentalmente a VfL-Stadion la struttura si interrompeva fra tribuna e curve), si è passati al classico stadio tedesco anni '00, su due livelli, con pianta ovale, con facciate esterne in vetro e acciaio, ma con una copertura rettangolare, a creare un binomio interessante ma molto funzionale. Il tetto, infatti, è ben progettato e si allunga ottimamente negli angoli curvi a coprire al meglio le gradinate, oltre a essere stato costruito in una membrana traslucida che aiuta anche l'illuminazione naturale all'interno dello stadio. gradinate ripide a ridosso del campo e una sensazione generale di comfort e modernità, senza picchi architettonici esagerati o inutili. La zona è rimasta, tra l'altro, la stessa, con il nuovo stadio a circa 800 m dal vecchio, al di là del tratto ferroviario che li separa (una visita a entrambi, dunque, è fattibile).
Arena Khimki, Dinamo Mosca-Napoli, 19 marzo 2015.
Chiudiamo questo breve viaggio tornando in Russia, a Khimki, nei sobborghi a nord di Mosca. L' Arena Khimki ha soltanto 7 anni di vita e già 3 "affittuari": inaugurato nel 2008, doveva essere nelle intenzioni il nuovo stadio dell'FC Khimki, spostatosi poi in un altro impianto dopo la retrocessione. Dal 2009 è diventato la casa della Dinamo Mosca - che attende la costruzione del suo nuovo stadio, dopo la demolizione del vecchio Dynamo Stadium - e, subito dopo, anche del CSKA Mosca che, in precedenza, giocava le sue partite interne al Luzhniki.
La Khimki Arena ospita poco più di 18.000 persone e appare quasi come uno stadio all'inglese, con le quattro tribune ai lati del campo, due più grandi - quelle principali - e due più piccole, dietro le porte. Interamente dotato di copertura, con una struttura di tiranti sul tetto che ricorda molto Old Trafford o St. James' Park, è uno stadio anche molto tecnologico e, nel 2010, è stato il primo impianto in Russia a dotarsi del sistema Prozone, che raccoglie dati in tempo reale ed elabora statistiche ormai all'ordine del giorno nel calcio, come le zone d'influenza dei singoli giocatori, quantità e tipologie di azioni compiute e movimenti singoli e di squadra.
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