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"Le tue scarpe mi fanno perdere l'equilibrio" /Reading da "La moglie del sole"di Anna Piatti -Emi-Bologna

Creato il 23 dicembre 2011 da Marianna06

I poveri non seguono la moda, ma ciò che è necessario al vivere quotidiano.

In occasione della festa della scuola materna, i ciechi  ricevono una camicia in dono.

Un lebbroso porta ai piedi scarpe fatte con i copertoni usati delle ruote di una macchina.

Io ( é Anna Piatti che racconta dalla Repubblica Centrafricana), spinta da sacro zelo, gli regalo un paio di scarpe di"para",ossia da ginnastica, stringate e robuste.

Lui toglie quelle fabbricate con le sue mani e mette quelle ricevute da me.

Mi ringrazia, sorride, mostrandomi tutti i  suoi denti e se ne va, raccogliendo quelle vecchie.

Dopo un mese lo rivedo ma non ha le scarpe.

Gliene domando spiegazione.

Cammina cammina, mi porta a casa sua.

Là vedo le scarpe appese al muro come due quadri da museo.

"Perché non le metti?", gli chiedo.

Lui, grattandosi la testa e dopo un lungo silenzio, mi risponde come per scusarsi :"Perché quando metto le tue scarpe non sento più il contatto con la terra, non sto in piedi,perdo l'equilibrio".

Comprendo. Sono io che devo scusarmi perché noi andiamo a portare e a fare per loro, mentre bisogna essere con loro per farsi" prossimo".

Ventidue anni della mia vita sono passati in Africa (é sempre Anna che parla di sé), ma ho sempre da imparare per avere "equilibrio" di giudizio.

 

ndr).Grazie, amica mia. Le tue testimonianze ci aiutano ogni giorno a comprendere l'importanza della condivisione "autentica".Quella fatta cioé  di Gesù che bussa alla "tua" porta e ti chiede di aiutarLo ad aprirGli.

E lo fa attraverso i "poveri", i "semplici", i "puri di cuore" come quel Luiz,che p.Gianni, giovane missionario stimmatino, incontrò nella sua "prima" missione a Brits, in Sudafrica, e che gli fece capire, senza troppi giri di parole, che doveva scendere dalla sua cavalcatura e farsi vicino fino ad immedesimarsi in lui.

Questo avrebbe significato davvero proteggerlo, dargli amore e sicurezza per costruire insieme, per il domani, un mondo forse un po' migliore di quello dell' ieri.

La camicia "verde", donata la scorsa primavera, durante un primo incontro dai giovani a p. Francesco, missionario de La Consolata a Makambako, in Tanzania,significa invece molto più  semplicemente :" Impara a vestire i nostri panni, amico, prima di aprire bocca e farci la predica!"

E la dice ,ancora una volta, tutta. E la dice vera.

 

  A cura di Marianna Micheluzzi (Ukundimana)

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