Dice Sacconi (ripetendo nel frattempo la solita boiata del diritto naturale, a questo proposito leggersi tutti “L’abominevole diritto” di Strazio e Winkler) che le unioni civili non hanno la copertura economica, perche’ lo Stato spende gia’ molto per reversibilita’ delle pensioni ed altre spese connesse al matrimonio. Obiezione folle da chi vorrebbe che l’omosessualita’ non esistesse: se tutti i gay fossero etero e si sposassero, lo Stato quei soldi dovrebbe comunque spenderli. Una frase contradditoria (quindi per risparmiare dovremmo propagandare la diffusione dell’omosessualita’ o della solitudine?) e iniqua: lo Stato non puo’ discriminare sulla base dell’orientamento sessuale. Assurdo che un etero possa assistere la moglie con la reversibilita’ (a quel punto il tema figli e’ insensato essendo essi grandi ed autonomi) ed una persona omosessuale non possa fare lo stesso con il partner. Allora non consentiamolo nemmeno (tra l’altro) alle coppie etero che non hanno procreato: che differenza tra loro ed una coppia gay?
Sarebbe meraviglioso che la questa destra trovasse argomenti meno ridicoli e civili per contrastare l’accelerazione data sul tema da Matteo Renzi, il primo segretario del PD a mettere la questione al centro del dibattito politico e a non nasconderla, tenendola pronta solo in caso di domande esplicite che i giornalisti si sono sempre ben guardati di fare (a parte i confronti Sky).
Il tema e’ finalmente nella dimensione politica e non a chi di questi temi se ne e’ occupato per anni facendola diventare una professione. E questo e’ quello che, almeno io, ho desiderato per anni: che il tema della parita’ omosessuale fosse un tema del Paese, non dei gay. Guardate che questa e’ gia’ una piccola rivoluzione.
Le parole di Alfano ieri e quelle di Sacconi oggi rappresentanto un altro punto a sfavore di queste larghe intese che su questo sono e saranno sterili: non genereranno nulla di buono. Bene ha fatto Marcucci a dire che il DDL sulle Unioni Civili in senato andra’ avanti anche con maggioranza diversa da quella che appoggia il governo.