Se avete amato Fargo e il suo disarmante candore (soprattutto in questi giorni vista la nevicata che la pianura padana ci prospetta) nel raccontare come si possa non sopravvivere a se stessi, non potrà non piacervi questo assurdo romanzo a firma di una scrittrice belga residente a Montmartre..
Disarmante e ingenuo fino al parossismo questo libro è decisamente perfetto per le vacanze (estive o natalizie é indifferente tanto nessuno può mai permettersi una vacanza che superi le due settimane e chi può ha tempo per leggere qualunque cosa), ma godibile anche per chi in autobus legge qualcosa tra casa e lavoro tutti i giorni..
Sia chiaro, il libro non ha una prosa che vi incanterà, nè una storia irresistibile, ma ha quel sarcasmo acido che aiuta a guardare le cose da un altro punto di vista. In alcuni momenti diventa piuttosto pulp più nel senso di Pulp Fiction che nel senso originale del termine.. Mi rendo conto mentre scrivo che questo romanzo è per me ricco di richiami cinematografici.. Chissà se a voi farà lo stesso effetto..
Che altro posso dire, leggete, divertitevi e passate parola..
Il testo è scorrevole e in men che non si dica sarete alla fine della storia senza avere capito come avete fatto a cominciarla..
A me il libro è piaciuto e lo consiglio senza paura; (dopo una lunga dissertazione sull’uso o il mancato uso del punto e virgola, vi prego di notare l’adozione dello stesso in questo punto strategico) non aspettatevi un premio strega o un pulitzer, ma un godibile surreale avventuroso libro per adulti che conservano la passione per quella forma di narrazione che non ha bisogno di essere vera per essere reale.
Buona lettura!!!