Le vette di Segantini? le sue tele sulle Alpi!

Creato il 12 novembre 2014 da Artesplorando @artesplorando

"Provo lo stesso entusiasmo a dipingere il filo d'erba e il cielo. Quando le circostanze mi costringono ad abbandonare la natura e a cercare in me stesso, sono tormentato da un rimorso di scrupolo continuo, che mi rode come una cattiva azione, anche sapendo che ciò che faccio è giusto". La contemplazione della natura, l'osservazione della luce, la meraviglia dei colori, ma anche le pure relazioni sentimentali tra l'uomo, gli animali, il mistero della nascita e della morte, cono i grandi temi affrontati da Giovanni Segantini, che Milano celebra in una mostra epocale, con 120 opere provenienti da musei italiani ed esteri.Segantini nasce ad Arco (Trento) il 15 gennaio 1858, ma già nel 1865, morta la madre, si trasferisce a Milano; alla morte del padre viene affidato alla sorellastra Irene, vive però abbandonato a se stesso, tanto da essere fermato per vagabondaggio ed essere condotto al riformatorio. Raggiungerà il successo, una certa agiatezza, ma in lui resterà sempre forte il desiderio di dipingere le Alpi. Il 18 settembre 1899 sale sulle vette sello Schafberg, a 2700 metri, per ultimare il capolavoro della vita, Il trittico delle Alpi. Muore pochi giorni dopo.La mostra si articola in otto sezioni: dopo gli esordi giovanili, si fanno ammirare i ritratti, per poi passare ai quadri dipinti a contatto con la natura e le montagne e ai suoi dipinti simbolisti. Completano il percorso Le due madri, L'angelo della vita e l'amore alla fonte della vita, opere che da sole obbligano ad una visita a Palazzo Reale. Per tutte le info: www.mostrasegantini.it 

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