“Le vite impossibili di Greta Wells” di Andrew Sean Greer

Creato il 24 ottobre 2015 da Spaginando @Spaginando
Titolo: Le vite impossibili di Greta Wells
Autore: Andrew Sean Greer
Traduttore: E. Dal Pra
Editore: Bompiani
Collana: Narratori Stranieri
Pagine: 304
Prezzo: 18,00 euro
Anno di pubblicazione: 2013
E’ possibile vivere tre volte in tre epoche diverse ed essere la stessa donna? E’ possibile amare lo stesso uomo tre volte? E’ possibile che i morti ritornino?
Secondo “Le vite impossibili di Greta Wells” di Andrew Sean Greer è possibile.
Svegliarsi ogni mattina come se le cose fossero andate in modo diverso – con i morti che rivivono, quel che è perduto restituito, i nostri cari tra le braccia. E’ forse più folle dell’ordinaria follia della speranza?
New York, 1985. Colpita al cuore dalla morte del suo amato fratello gemello e dalla fine della lunga relazione con il compagno, Greta Wells, per non precipitare negli abissi del dolore e della sofferenza, accetta di sottoporsi alla terapia elettroconvulsivante del dottor Cerletti. Ma la cura ha effetti collaterali inattesi e sorprendenti. Greta si ritrova a vivere in tre differenti epoche: nel 1985, quella sua attuale, nel 1941, dove si scopre madre e moglie fedele e, infine, nel 1918, nella quale è un’adultera bohémienne, innamorata di un giovane attore, mentre il marito è arruolato come soldato durante la Prima Guerra Mondiale.
Con lei muoiono, rinascono, si rincontrano i protagonisti della sua vita: Felix, il fratello omosessuale al quale è legata più di ogni altra persona al mondo, il compagno Nathan, la zia Ruth, il giovane amante Leo. Anche se lontane nel tempo e diverse tra loro, le tre vite di Greta hanno innegabili affinità: sono tutte segnate da tensioni familiari e scelte difficili, da perdite e doni del destino, e in ciascuna vita c'è un prezzo da pagare per riuscire a spuntarla.
Così la Greta del 1985 scoprirà che le sue alias sono imprevedibili, uniche, come forse lo è anche lei. Perché questo viaggio nel tempo è un viaggio all'audace scoperta di sé stessa, un'incursione nella psiche della donna, a metà strada tra la tecnica dell'ipnosi e la magia di una fiaba antica. E mentre la cura volge al termine, e il tempo avrà svelato i suoi paradossi, Greta dovrà scegliere quale sé stessa voler essere, quale tempo e vita abitare.
Tre donne che volevano scappare dalle proprie vite e lo hanno fatto. Semplicemente, il caso vuole che siamo tutte la stessa persona. Quindi forse posso correggere le loro vite. E forse, mentre io non ci sono, loro possono farlo con la mia.”
Avvolto da un’atmosfera magica, il romanzo di Andrew Sean Greer delinea il ritratto struggente e indimenticabile di una donna dalla complessità inesauribile, cui neppure il tempo può tracciare i confini. Greta Wells è una figura femminile indimenticabile: in lei convivono la fedeltà e l’adulterio, la maternità e il ventre muto, l’inquietudine e la speranza, la sofferenza e la gioia.
L’autore non racconta solo la storia di una donna che viaggia nel tempo, ma affronta anche il tema della possibilità. “Una volta nella vita, l’impensabile capita a tutti”, afferma la protagonista. Come dire che nella vita tutto, ma proprio tutto, può accadere.
Il romanzo tratta anche una questione filosofica di base: la concezione di un Eden, di un luogo in cui vivere secondo la propria idea di perfezione. «Dopo “Le confessioni di Max Tivoli” mi è stato spesso chiesto in che periodo storico mi piacerebbe vivere», ha dichiarato Andrew Sean Greer, «Ero tentato dal rispondere all’inizio del ventesimo secolo, tuttavia vorrei portarmi dietro i miei più cari amici, e ho capito che potrebbe non essere l’epoca adatta per molti di loro – persone di colore, donne, gay. Ciò mi ha dato da pensare: c’è un momento, un luogo perfetto per tutti, per tutto? O forse manca sempre qualcosa?». Così Greta Wells si pone degli interrogativi: «Esiste di sicuro, il posto dove ogni stortura è raddrizzata, e allora perché io non l'avevo trovato? Di sicuro doveva esistere un paradiso. Forse il mio compito era crearlo».
John Updike ha paragonato lo scrittore statunitense a Proust e a Nabokov, e questo romanzo conferma le ascendenze: Andrew Sean Greer ha una prosa dettagliata, analitica, leggera e raffinata al tempo stesso. E’ molto abile: sa dove collocare una riflessione, dove uno scambio di battute, dove spingere sull’emozione e dove consentire a chi legge di riprendere fiato.
Le vite impossibili di Greta Wells” è il romanzo meraviglioso - straordinario per invenzione, stile, virtuosismo letterario e capacità di coinvolgere il lettore in una emozione e in un amore profondo – di quello che è stato definito uno dei più grandi scrittori di questo tempo.
Intenso, magico, potente, emozionante. Capace di far vibrare l'animo. Da non perdere!

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