Quelli che descrivono l'odore dei profumi per me sono come quelli che degustano vino elencando caratteriste alchemiche dai tratti fantasy.Un comunissimo Gewürztraminer diventa: un vitigno giovane, dalle note austere ed angolose, con un fondo di fieno e del sentore di acacia, fiori di campo con un profumo erbaceo tostato.What??E' una parola d'ordine massonica? Una pagina di economia internazionale del Sole24Ore? Una lezione di fisica teorica? Cosa volete dirci con quelle descrizioni?Stesse medesima situazione coi profumi: note persistenti di fiori estinti nel paleolitico inferiore, cuore di legno di Sequoia dell'America Centrale di fine 800, sentori di brezza marina Giapponese ma solo mattutina.Quindi di cosa sa?Credo che sia per tali motivazioni che in profumeria vengo attratta dai prodotti in base ad discrimine profondo come una pozzanghera primaverile: il packaging.Prodotti dal gusto nordico, packaging minimal, bianco e nero, roba che ho visto su tumblr, candele bianche e grandi, packaging vintage ma sempre un po' minimal, cose che mi ricordano Parigi, Chanel e oddio l'ho visto su L'Officiel France.Se un profumo ha una brutta confezione io non lo annuso nemmeno.La prima volta che ho visto le confezioni di Byredo ho avuto un cortocircuito perché tutto, dal font al vetro, mi sembrava perfetto.Poi li ho annusati, provati e ho avvertito le campane nella testa che suonavano come la prima volta che ho mangiato un Cripsy McBacon.Il mio preferito resta sempre Blanche, ma finalmente Byredo ha lanciato un nuovo profumo unisex che ho annusato e mi piace molto : Moyave Ghost.
I comunicati stampa ufficiali dicono che dentro ci hanno messo il Ghost Flowers, un fiore rarissimo del deserto del Mojave a sud della California di cui probabilmente si registrano gli avvistamenti insieme a quelli del chupacabra.Chiaro no?Del resto chi non ha mai annusato un Ghost Flowers detto anche mohavea confertiflora del Sud della California al confine con lo Utah?