Le vittorie imperfette di Emiliano Poddi

Creato il 20 febbraio 2016 da Leggere A Colori @leggereacolori

Informazioni sul libro
Titolo:
Autore: Emiliano Poddi
Pubblicato: Feltrinelli
Collana:I narratori
Genere: Narrativa Contemporanea
Pagine:

Dal 25 febbraio in libreria

È atteso in libreria a fine febbraio Le vittorie imperfette, il nuovo libro di Emiliano Poddi edito da Feltrinelli. Questa storia ha uno scenario ben preciso: le Olimpiadi di Monaco del 1972. Si parla di Settembre Nero e guerra fredda, di una partita di basket leggendaria, con un finale come non se ne sono mai visti, e di due ragazzi all’inseguimento di un sogno, spazzati via dalla storia.

Emiliano Saša Belov e Kevin Joyce. Due ragazzi all’inseguimento di un sogno: vincere la medaglia d’oro del basket alle Olimpiadi di Monaco del 1972. Uno si è allenato all’ombra della colossale statua della Grande Madre Russia a Stalingrado, l’altro sui campetti di cemento tra i grattacieli di New York. Due squadre. Due mondi contrapposti. Due culture. Quando arrivano allo scontro conclusivo, Usa-Urss non sarà solo una partita memorabile, sarà per sempre legata ai tre secondi più leggendari, contraddittori e ingarbugliati della storia dello sport. Ma Monaco ’72 è anche la scena di una strage spaventosa: undici atleti israeliani cadono sotto l’attacco terroristico di Settembre Nero. Un lutto che dev’essere riassorbito in fretta, “un conflitto troppo marginale, tra un paese appena nato e uno che nemmeno esisteva” che non può togliere spazio alla sfida tra le due superpotenze. Molti anni dopo, inchiodato davanti alla replica notturna di quei quaranta minuti, inghiottito dal rivoltarsi continuo dei vinti in vincitori e dei vincitori in vinti, il narratore viene sbalzato in un mondo che non esiste più, riportato alle estati della sua infanzia nel campetto di pallacanestro di Cisternino, quando ancora poteva sognare di salire un giorno sul podio olimpico. Insieme a lui stiamo con Kevin Joyce, l’americano che ammutinerà la sua squadra, e il tormentato Saša Belov, in una partita che incolla alla pagina fino a quei controversi tre secondi finali. E seguiamo Kevin e Sašha anche prima, mentre si preparano per l’incontro, e poi negli anni a venire, li vediamo portarsi addosso il peso di essere diventati simboli, l’uno di una sconfitta impossibile da accettare, l’altro di una vittoria da scontare come una condanna. Schegge di un tempo “onnipresente e scaduto” che ha lasciato, insieme a un mucchio di macerie e di sogni spezzati, il segno di una eterna vittoria imperfetta, imperfetta come la vita, come la storia, come tutte le storie di chi ha molto desiderato. Emiliano Poddi scrive, con impeccabile senso del ritmo e con una sorprendente adesione umana alle cose della vita, un romanzo che alterna epica e racconto intimista, spionaggio, tragedia e spigliata commedia d’amore. Le vittorie imperfette è un romanzo in cui il palleggio risuona “come il battito del cuore”.

I due numeri 14 di Usa e Urss si trovano uno di fronte all’altro, poco distanti tra loro ma separati dalla riga di fondo campo. Una specie di confine geografico, la linea di demarcazione tra felicità e infelicità.

Emiliano Poddi è nato a Brindisi nel 1975. Autore teatrale e radiofonico, ha scritto i romanzi Tre volte invano(selezione Premio Strega), Alborán e, per Feltrinelli, Le vittorie imperfette (2016). Insegna alla scuola Holden di Torino.




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