Raccontare di sé in 140 caratteri non è semplice, e se i twitt hanno creato una sorta di linguaggio cinguettante che deve sapersi bastare (liberando in alcuni casi genialità insospettate), le bio di Twitter raccontano molto degli utenti – nel bene e nel male: in alcuni casi sono leggere, ironiche ed esilaranti, in altri sono grevi come rutti e maledizioni.
Tanto che ci sarebbe molto da dire.
(l’italiano invece non ti ha mai incuriosito, a quanto pare)
(ognuno ha i sogni che si merita)
(una personalità dellamadonna)
(mete imposte? da chi? dal SSN?)
(possiamo già immaginare, grazie)
(il lupo travestito da agnello)
(questa sì che è interessante – soprattutto alla parola “personalised”)
(aiutatelo)
(ecco il vero nocciolo del problema!)
(e poi? basta?)
(insieme a “dolcemente complicata”, uno delle bio più terrificanti)
(lui mi ha fatto spaccare, TOP!)
(E ANCHE LUI! LOL!)
(lei un po’ meno….)