La ricerca del potere, ma più in generale la dinamica del potere, è vissuta in modo tanto più problematico quanto più assolve dentro di noi a funzioni compensatorie e di esse è anzitutto espressione: espressione di esperienze infantili insoddisfacenti, all’insegna della scarsa stima di sé, delle soverchianti richieste superegoiche, dell’indilazionabile bisogno di attenzione e di affetto. Esperienze per molti aspetti terribili che animano la figura del potere: ed eccoci alla ricerca di una rivincita, di una rivalsa, di un credito da esigere che si accompagna a un’immagine sempre più grandiosa di sé al pari della grandiosità della rinuncia e del sacrificio a cui si è sottoposti.
Manfred F.R. Kets de Vries, Leader, giullari e impostori. Sulla psicologia della leadership
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