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Leap Day: la tradizione irlandese lancia le donne alla riscossa

Creato il 26 novembre 2012 da Lalenene @Irene_Marziali
Leap Day: la tradizione irlandese lancia le donne alla riscossaCome ben sappiamo, l'Irlanda è un paese intriso di tradizioni, superstizioni, miti e leggende. Come lo è il Regno Unito.
Ebbene, una di queste tradizioni, risalente addirittura al V secolo, è una sorta di "riscossa" per tutte le donne in trepidante attesa di sposarsi - che fosse per fanciulle romantiche o disperate lo lascio decidere a voi -.
La tradizione vuole, infatti, che ogni "Leap Day" 29 febbraio - dunque ogni anno bisestile - possa essere la donna a fare la sua proposta di matrimonio all'amato anziché viceversa, come invece vuole la consuetudine.
Capite bene quanto questa particolare tradizione potesse essere rivoluzionaria e straordinaria in un periodo in cui non solo era l'uomo a scegliere la propria sposa, quando non erano i genitori, ma era addirittura impensabile che una donna potesse rifiutare o accettare a suo piacimento, figuriamoci scegliere il proprio marito!
Leap Day: la tradizione irlandese lancia le donne alla riscossaEbbene, da brava conservatrice credo che ogni popolo dovrebbe mantenere vive le proprie tradizioni se non ledono i diritti, le libertà altrui ed il comune buon costume moderno. E questa in particolare mi sembra fantastica, perché dava la possibilità alle donne di avere una piccola rivincita in quella società maschilista e chiusa, che vedeva le donne in una riduttiva veste di esseri belli, stupidi e meglio se ignoranti, che devono restare intorno al focolare e soddisfare i desideri altrui.
Secondo il folclore irlandese, poi, se la proposta veniva rifiutata l'uomo doveva comprare 12 paia di guanti alla ragazza, in modo che ella potesse nascondere l'imbarazzo di non indossare all'anulare un anello di fidanzamento, addolcendo la sofferenza e la delusione della giovane con un bacio, un dono in denaro ed un abito di seta. Una sottile forma di rispetto e attenzione verso il sesso debole.
Si narra che nel 1288 il Parlamento scozzese legiferò addirittura che ogni donna poteva dichiararsi e chiedere in matrimonio un uomo in occasione degli anni bisestili. Le giovani fanciulle erano quindi anche tutelate da un punto di vista giuridico-legale contro i più maschilisti.
La curiosità di fare questa breve, ma spero divertente, ricerca mi è stata data dal film "Una proposta per dire sì", interpretato da Matthew Goode ed Amy Adams, dove la protagonista compie un viaggio travagliato verso Dublino con l'obiettivo di chiedere la mano del recalcitrante fidanzato il 29 di febbraio.
Leap Day: la tradizione irlandese lancia le donne alla riscossa Guardatelo se ne avete opportunità: risate e qualche lacrimuccia di commozione si fondono perfettamente in una commedia leggera ma di tutto rispetto.
E voi, che ne pensate di questa tradizione? Se siete donne, chiedereste al vostro fidanzato di sposarvi al posto suo? Oppure non la vedete come una cosa romantica, bensì un disperato tentativo di "ingabbiare" il proprio uomo restio agli impegni? E se siete uomini, vi farebbe piacere ricevere una proposta di matrimonio dalla vostra ragazza, invece di farla?
Fateci sapere!!!
P.s. il prossimo anno bisestile è il 2016
Con affetto,
Irene

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