Se tutte le persone osservassero le leggi del quieto vivere e della buona educazione con la stessa pedissequa ostinazione con la quale rispettano il destro e sinistro negli auricolari vivremmo in un mondo ideale.
È veramente ammirevole l'impegno che mettiamo alla ricerca di quella piccola L o R per introdurla nella cavità auricolare deputata. Come se invertendole di orecchio la musica che ci veicolano potesse perforarci i timpani o mandarci in pappa il cervello o, a furia di ascolti rovesci, metterci in contatto chissà mai con Belzebù.
Tira via in teatro o al cine, lì capisco che il suono possa e debba ricondursi anche razionalmente allo spazio e alla direzione in cui si promana.
Ma a me, singolo individuo posizionato casualmente nel mondo, che differenza mi farà mai se l'elicottero dei Pink Floyd mi arriva da destra piuttosto che da sinistra?
Eppure anch'io la cerco l'indicazione del left o del right, tante volte mi fermasse un ispettore mentre corro lungo il borro.