Lega Nord: ora basta

Creato il 15 gennaio 2014 da Molipier @pier78

Scritto da: Ivan Lagrosa 15 gennaio 2014 in Attualità, News, Politica, Società Inserisci un commento

Aberrante. Apri il sito della Lega Nord e senza che tu faccia niente inizia un video che, tramite una voce pacata e compiaciuta, descrive il Nord come un ragione idilliaca nella quale regnano pace e serenità, le mucche pascolano felici nei campi, le foreste sono verdi e rigogliose, i formaggi e prosciutti di ottima qualità, coloro che ricevono pensioni di invalidità sono veramente invalidi, non c’è evasione fiscale e se c’è è comunque minore che in Germania.

Inoltre, “Il Nord si sveglia prima per essere sempre pronti alle emergenze” è una frase che non ha proprio nessun senso, a partire dalla discordanza tra soggetto e verbo.

Video a parte, è ora che la Lega Nord la faccia veramente finita con gli attacchi razzisti nei confronti del ministro Kyenge. Passi che Borghezio definisca questo il “governo del bonga bonga” solo perché c’è un ministro di colore. In questo caso non è colpa sua: è proprio ignorante e fa battute razziste senza saperlo.

Già più difficile da far passare invece il fatto che Calderoli, dentista proprio come la Kyenge, la definisca un orango. Diciamo che l’ha fatto per avere un po’ di visibilità: non gli bastava essere ricordato per la porcata di legge elettorale che ci ha propinato.

Senza nessun alibi invece la frase della leghista Dolores Valandro: “Mai nessuno che la stupri (la Kyenge)?” che detto poi da una donna, dimostra ancora di più la piccolezza di questa persona che si considera evidentemente essa stessa un oggetto. Contenta lei…

Arrivando ad oggi, proprio in questi giorni il quotidiano leghista laPadania ha lanciato una rubrica nella quale vengono elencati tutti gli spostamenti del “ministro della negritudine”. Il sindaco di Verona Tosi sostiene che non c’è niente di strano: “che male c’è se un giornale pubblica gli appuntamenti di un ministro, per di più prendendoli dal sito del ministero?”. Ecco appunto: se gli appuntamenti sono già consultabili sul sito del ministero, il fatto che laPadania li riporti è solo un gesto fatto per invogliare i militanti a contestare la ministra.

Il segretario della Lega Salvini, invece di vergognarsi, rilancia promettendo che faranno dimettere la Kyenge. Se non si vergogna lui, mi vergogno io al posto suo e spero che la ministra non si faccia condizionare da questi barbari.

Il tutto però non finisce qui. Dato che laPadania riempie le pagine con simili fesserie, vorrei che dopo la rubrica Qui Kyenge venisse inaugurata anche la rubrica Qui Cota, il governatore del Piemonte che oltre allo scandalo delle firme false che presumibilmente porterà a nuove elezioni, è coinvolto anche nello scandalo dei rimborsi facili.

Nella rubrica Qui Cota vorrei che venissero indicati tutti gli spostamenti del governatore in modo da evitare piccoli e innocenti malintesi: un rimborso per un ristorante a Torino e poco dopo un rimborso per un negozio di Roma oppure un rimborso per sette euro spesi ad un bar di Torino e poco dopo un rimborso per un fast food di Rivoli. O qualcuno si fa rimborsare spese a nome di Cota, o Cota ha il teletrasporto o è un delinquente. La magistratura ci dirà quale delle tre opzioni è quella vera.

Cota Kyenge Lega Nord 2014-01-15

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