Legambiente: “Ecosistema a rischio, dimezzate le zone umide nel mondo”

Creato il 31 gennaio 2014 da Stivalepensante @StivalePensante

“Dal 1900 ad oggi sono scomparse più della metà delle zone umide mondiali”.

L’umidità di una foresta (miriadna.com)

E’ quanto afferma Antonio Nicoletti, responsabile aree protette di Legambiente, in vista della giornata mondiale delle zone umide 2014 deciso dal segretariato della Convenzione di Ramsar, che dal 1971 istituisce il 2 febbraio quale giornata per sensibilizzare l’opinione pubblica sull’importanza e il valore delle zone umide, ricordando che questi sono anche gli ecosistemi più a rischio del Pianeta.

Secondo Nicoletti si tratta di “una situazione gravissima che rischia di aggravare sempre di più la perdita di biodiversità che stiamo affrontando in questi ultimi decenni”. Le zone umide “svolgono un ruolo essenziale per la tutela della biodiversità. Sono infatti tra gli ambienti a maggiore diversità biologica e sono fondamentali per mantenere la qualità e la disponibilità dell’acqua, uno dei servizi ecologici alla base della vita degli esseri viventi. Senza contare che i 53 siti Ramsar riconosciuti, che coprono oltre 60.000 ettari del Paese, sono fondamentali per la conservazione di moltissime specie di uccelli, mammiferi, rettili, anfibi, pesci e invertebrati”.

Per salvaguardare questi preziosi ecosistemi Legambiente mette in rete le numerose esperienze di adozione del territorio da parte delle sue strutture locali: sono infatti oltre 30 i siti di “Natura e Territorio”. La giornata mondiale delle zone umide sarà dunque un occasione per scoprire queste aree grazie agli eventi organizzati dai circoli dell’associazione con l’obiettivo di promuovere la salvaguardia delle zone umide ma anche di sviluppare il turismo e le economie locali.

Sabato, ad esempio, nel Parco nazionale del Circeo (Latina), il circolo Legambiente Larus Sabaudia organizza una escursione guidata di birdwatching tra i Laghi e gli acquitrini del Parco (laghi di Sabaudia, Caprolace, Monaci e Fogliano) che ospitano una ricchissima avifauna acquatica con oltre 260 specie, tra nidificanti e migratrici-svernanti. Domenica, ad Assemini, in provincia di Cagliari, il circolo locale il Fenicottero di Legambiente insieme all’Amministrazione comunale organizza una visita presso le Saline Luigi Conti-Vecchi, nella Laguna di Santa Gilla.

Nella stessa giornata appuntamenti anche in Friuli Venezia Giulia dove il circolo Legambiente Laura Conti propone la visita guidata alla mostra “Biodiversitas: La natura del Friuli Venezia Giulia. Un primato in Europa”, organizzata dal Museo Friulano di Storia Naturale nella ex chiesa di San Francesco a Udine, e in Calabria, dove Legambiente Sila con il Cai di Cosenza organizza una ciaspolata intorno al lago Ariamacina, partendo dalle pendici del monte Volpinitesta ad un altezza di 1410 m slm per salire sino a un punto panoramico del monte sopra i 1.600 m slm e proseguire per il lago per ammirare il lago Ariamacina dall’alto.

In Toscana invece, il circolo Festambiente organizza tre giornate dedicate all’educazione ambientale con visite guidate e avvistamenti avifaunistici, il 7 febbraio presso il Padule di Scarlino (Grosseto), dove nidifica la tartaruga marina Caretta Caretta e dove avverrà la piantumazione di gigli di mare, in collaborazione con il Crisba, Centro di ricerche strumenti biotecnici nel settore Agricolo-forestale, con l’Isis Leopoldo II di Lorena e con l’Istituto Comprensivo ‘G. Pascoli’ di Gavorrano e Scarlino. L’11 e il 12 febbraio invece, le visite riguarderanno la zona umida di Orbetello da Albinia a Bocca d’Albegna (Grosseto).


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