“Una giornata importante”, quella di oggi al Senato. Usa queste parole il ministro per le Riforme, Gaetano Quagliariello, nel giorno in cui la commissione Affari costituzionali inizia a votare gli Ordini del giorno sulla modifica della Legge elettorale. “Come Governo saremo presenti e attenti” assicura Quagliariello, aggiungendo che “è il momento di ascoltare più che di operare, con l’augurio appunto di ascoltare qualcosa e che non ci sia un assordante silenzio”. E non è forse un caso che le affermazioni del ministro arrivino un paio di giorni dopo quelle pronunciate dal presidente del Consiglio Enrico Letta – “l’esecutivo potrebbe varare un decreto, se il Parlamento lo chiedesse”. Parole che, in molti sono pronti a scommettere, animeranno ulteriormente il già acceso dibattito intorno alla riforma del famigerato Porcellum.
Sul tavolo della commissione ci sono le proposte di Pd per il doppio turno di coalizione; della Lega per il ripristino del Mattarellum e del M5s per il ritorno alle preferenze, doppio vincolo di mandato e collegi di dimensioni limitate. È però possibile che non si raggiunga la maggioranza su nessuno dei testi presentati. Uno stallo su cui scommette il M5s, con il vice presidente della Camera Di Maio che parla di “una guerra di posizioni e di immobilismo all’interno della commissione Affari costituzionali del Senato. “Si cuciranno anche stavolta il vestito su misura – attacca Di Maio – stanno solo aspettando di capire in quanti sono”.
MC
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