Legge stabilità: bloccati canoni frequenze tv, si pagherà come nel 2013

Creato il 14 dicembre 2014 da Digitalsat

Non cambiano i criteri per il canone delle frequenze tv che anche per il 2014 si pagherà come nel 2013. È una delle modifiche alla legge di Stabilità proposta dal governo nel pacchetto di emendamenti depositato al Senato. La misura, si legge nella relazione tecnica, è volta a evitare «una riduzione significativa di gettito per l'erario» che deriverebbe dall'applicazione dei nuovi criteri approvati dall'Agcom «nelle more della revisione della disciplina dei contributi in materia di frequenze televisive».

L'emendamento del governo alla Legge di Stabilità che 'congela0 i canoni per le frequenze tv al livello del 2013 di fatto blocca un maxi-sconto a favore di Rai e Mediaset. Stando a indiscrezioni diffuse nelle scorse settimane in ambienti parlamentari, quest'anno la Rai avrebbe risparmiato circa 23 milioni e Mediaset 17 milioni, mentre sarebbe aumentata la quota a carico delle società che gestiscono le infrastrutture di trasmissione. In base ai nuovi criteri di determinazione dei contributi per l'uso delle frequenze, infatti, l'onere passa dai broadcaster agli operatori di rete (nel caso di Rai e Mediaset, dunque, a Rai Way ed Ei Towers) e le quote da pagare sono legate alla quantità e alla qualità delle frequenze utilizzate, al di là dei fatturati.

La delibera sui nuovi criteri di determinazione dei canoni per l'uso delle frequenze era passata a maggioranza in Consiglio Agcom il 30 settembre, con il voto contrario del presidente Cardani.


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