Legge stabilità: caos Pd-Pdl su tasse e vendita spiagge

Creato il 09 novembre 2013 da Retrò Online Magazine @retr_online

Photo credit: Niccolò Caranti / Foter / CC BY-SA

È caos sulla legge stabilità. Dopo l’approdo della legge in Parlamento, c’è stata una vera e propria grandinata di emendamenti, dei quali la maggior parte portano la firma del Pd e del Pdl. Le richieste di modifica sono veramente tantissime: nel 3093 emendamenti, dei quali oltre 1200 a firma dei partiti che sostengono la maggioranza di governo. Mentre i sindacati, sul piede di guerra, si preparano a mettere in atto il loro proposito di un’agitazione di 4 ore lunedì, anche i partiti cominciano la battaglia parlamentare, puntando a modificare le parti della legge stabilità ritenute inaccettabili, inique o migliorabili. Nonostante il tentativo del premier Enrico Letta di gettare acqua sul fuoco, soprattutto tramite l’annuncio che non si pagherà la seconda rata dell’IMU, la tensione è tornata alta. Il Pdl punta alla vendita delle spiagge, duramente contestata dal Pd. Il senatore del Pdl Pizzolante ha annunciato che l’emendamento “prevede il passaggio dal demanio al patrimonio dello Stato delle aree dove vivono i manufatti e le proprietà immobiliari degli stabilimenti balneari, con l’obiettivo della privatizzazione con diritto di opzione per i concessionari già esistenti. La restante parte delle concessioni (arenili e ombreggi) rimangono demanio pubblico”. Intanto il Pd punta a modificare il settore molto delicato delle pensioni, compresa la parte relativa agli esodati, settore che però, con delle modifiche, potrebbe rischiare di far saltare il tavolo finanziario di copertura delle legge stabilità. Ma lo scontro più forte è naturalmente attorno al capitolo delle tasse. Sul taglio del cuneo fiscale il ministro Giovannini ha lanciato la provocatoria proposta di investire gli 1,5 miliardi destinati al taglio verso chi è in stato di grave contrazione economica. Questo consentirebbe “di dimezzare, portandoli al 50%, tutti coloro che sono sotto la soglia di povertà. Oppure “destinandoli alle famiglie con minori”, ha aggiunto Giovannini. Ma il capitolo tasse tiene sempre banco. E la proposta di vendere le spiagge, avanzata dal Pdl e ora in discussione alla Camera, rischia ancora una volta di far saltare il banco: della legge stabilità e forse del Governo.


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