Dovrebbe essere presentato nelle prossime ore in Commissione Bilancio del Senato l'emendamento messo a punto da governo e relatori sulla controversa questione degli stadi ma non c'e' ancora l'accordo politico.
La norma, che, in una prima stesura avrebbe dovuto consentire la costruzione di nuovi stadi con la possibilita' di edificare anche in zone non contigue all'impianto sportivo, e' stata oggetto di un lungo e acceso dibattito e la proposta di modifica che dovrebbe essere depositata e' stata pertanto ridimensionata. La priorità dovrebbe quindi essere data all'ammodernamento degli impianti esistenti e, in caso di "comprovate ragioni" alla realizzazione di nuovi.
In entrambi i casi gli impianti dovranno essere omologati per un numero di posti pari o superiore a 500 al coperto o a 2.000 allo scoperto, con particolare riguardo alla messa in sicurezza. Gli interventi "sono realizzati prioritariamente mediante recupero di impianti esistenti, legittimamente realizzati, o mediante localizzazioni in aree gia' edificate". I comuni dovranno "in via prioritaria trovare l'accordo per la gestione dei vecchi impianti sportivi con le societa' sportive del territorio anche attraverso la stipula di concessioni pluriennali".