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Legge sugli stadi: il dossier di Legambiente, Istituto Nazionale di Urbanistica ed Ordine Nazionale degli Architetti

Creato il 26 luglio 2012 da Tifoso Bilanciato @TifBilanciato

Stadio Genova Sestri 300x200 Legge sugli stadi: il dossier di Legambiente, Istituto Nazionale di Urbanistica ed Ordine Nazionale degli Architetti

Investimenti indispensabili per il successo sportivo delle squadre o speculazioni immobiliari?

Non è facile rispondere a questa domanda, perché il tema degli stadi di proprietà non può essere affrontato in maniera manichea, ma deve essere visto nella sua completezza e, se possibile, con obiettività.

Ma di fonte all’esaltazione dell’avvenuta approvazione in Senato, da parte della Commissione Cultura (!), della nuova legge sugli stadi – che ora torna alla Camera per terminare il percorso iniziato qualche anno fa, è opportuno mettere soffermarsi anche su quello che non è stato evidenziato in queste ultime settimane:

Legambiente, insieme con l’Istituto Nazionale di Urbanistica e l’Ordine Nazionale degli Architetti ha presentato il 25 luglio 2012 un dossier dal titolo inequivocabile: “Non chiamatela legge sugli stadi”.

Il calcio e gli stadi per gli Europei o i Mondiali non c’entrano nulla con il testo approvato dalla Commissione cultura della Camera, aggirando l’aula, e che ora viene affrontato dalla  Commissione Cultura del Senato, sempre aggirando la discussione e l’approvazione con il medesimo meccanismo.

Questa fretta ha del resto una ragione ben precisa: se approvato, il Disegno di Legge, consegnerebbe nelle mani di chi vuole realizzare speculazioni edilizie uno straordinario strumento per costruire in aree non edificabili in ogni Comune italiano.

E’ un’ipocrisia parlare di calcio, non vi è del resto alcuna prossima manifestazione sportiva a cui l’Italia si sia candidata. E nemmeno la motivazione per cui attraverso la costruzione e gestione di stadi, finalmente rinnovati, si sarebbe riusciti a dare alle società calcistiche una voce di entrata importante come quella delle “concorrenti” europee non viene più utilizzata. Questo provvedimento non è infatti pensato per le squadre di calcio ma per chi vuole realizzare speculazioni edilizie. Perché altrimenti prevedere che si possano realizzare case e alberghi, centri commerciali e uffici? E senza neanche una scadenza legata a un  avvenimento sportivo, per cui varrà per sempre come procedura speciale, permettendo in pochi mesi di rendere edificabili terreni agricoli e persino, con alcune forzature, aree vincolate.

Del resto l’unico grande stadio realizzato in Italia in questi anni, lo Juventus Stadium di Torino, non ha avuto bisogno di procedure speciali, nè di essere finanziato dalla costruzione di case e alberghi.

Il dossier analizza la situazione nelle principali città italiane rispetto alla realizzazione di nuovi stadi ed dimostra che

«non sono le società di calcio a essere interessate a questo disegno di Legge. Saranno gli immobiliaristi a proporre alle società calcistiche la costruzione di impianti da connettere a ben più voluminose operazioni immobiliari  rendendo edificabili aree che oggi non lo sono. L’autentico regalo agli speculatori è nella formula “complessi multifunzionali” definiti come “complesso di opere comprendente ogni altro insediamento edilizio ritenuto necessario e inscindibile purché congruo e proporzionato ai fini del complessivo equilibrio economico e finanziario“.

e ancora:

Le procedure sono davvero speciali: si presenta uno studio di fattibilità finanziario e di impatto ambientale, entro 90 giorni la Giunta comunale si esprime, convoca una conferenza di servizi per le varianti ai piani vigenti e l’approvazione del progetto da concludersi entro 180 giorni, e poi dopo l’approvazione del consiglio comunale (entro 30 giorni), si può partire con i lavori. E con qualche attenzione alle procedure e forzatura si potrebbe persino arrivare ad aggirare vincoli ambientali.

Il dossier, che contiene anche una breve disamina dei progetti che sono stati presentati negli ultimi 5-6 anni,  può essere scaricato in forma gratuita a questo link.

Sul sito, invece, trovate numerosi articoli e spunti che dovrebbero consentirvi di affrontare  l’argomento con cognizione di causa, senza condizionamenti, formandovi una vostra opinione.

E’ sufficiente che cerchiate nella categoria “Stadi”.


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