Legge Valore Cultura. Tax credit e fondazioni liriche

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Le misure principali della Legge Valore Cultura, decreto legge recante disposizioni urgenti per la tutela, la valorizzazione e il rilancio dei Beni e delle Attività Culturali, sono state messe online sul profilo slideshare di Palazzo Chigi, vediamo quali sono i contenuti.

Il decreto legge è suddiviso in tre aree da “valorizzare”: abbiamo descritto la prima in un altro articolo. La seconda è quella intitolata “Valore a cinema e spettacolo – Disposizioni urgenti per il rilancio del cinema, delle attività musicali e per lo spettacolo dal vivo”. Il primo provvedimento è quello di dell’aumento della tax credit per il cinema e per l’audiovisivo , come auspicato dagli operatori del settore, che viene portato e stabilizzato attorno ai 110 milioni di euro. Oltre a questa è stata introdotta anche una tax credit sulla musica, pari a 4,5 milioni di euro, con la motivazione di far fronte alla crisi del mercato musicale e per promuovere giovani artisti e compositori emergenti. La particolarità sta nel fatto che l’intento dichiarato è far beneficiare della tassa sia opere prime che opere seconde, senza distinzioni di genere e saranno anche liberalizzati gli spettacoli dal vivo per piccoli numeri (un pubblico sotto le 200 persone). Un altro capitolo è dedicato alle fondazioni liriche: una norma servirà a risanare la situazione debitoria delle Fondazioni, con un iter speciale previsto per quelle che ne faranno domanda. Sarà istituito un fondo di 75 milioni di euro, gestito da un commissario straordinario, il cui accesso sarà normato dalla presentazione, entro 90 giorni, di un piano industriale di risanamento, dalla riduzione fino al 50% del personale tecnico-amministrativo e dall’interruzione dei contratti integrativi. Il personale risultante in eventuale esubero verrà ammortizzato direttamente dal Ministero, che provvederà all’eventuale trasferimento nelle varie sedi territoriali di Ales spa.

Nella legge Valore Cultura le fondazioni liriche verranno inoltre riformate: sarà previsto per legge l’obbligo del pareggio di bilancio e l’applicazione delle norme del codice dei contratti pubblici. Verrà inoltre introdotto l’obbligo di cooperazione tra le fondazioni e di condivisione di programmi e spettacoli.

Tutto questo viene inteso come il primo passo verso una riforma strutturale dello spettacolo, con un’assegnazione dei fondi non più a pioggia sui diritti acquisiti, ma in relazione alle attività svolte e rendicontate. Sarà poi prevista, nella legge Valore Cultura, ai fini della trasparenza, un’anagrafe degli incarichi amministrativi e artistici negli enti di spettacolo.