Pochi giorni fa, la Champaign County Library, dello stato dell’Ohio, ha pubblicato, sul proprio profilo Facebook, una fotografia alquanto curiosa: un libro, una lettera e dei contanti. La lettera è di un anonimo utente della biblioteca, che ha restituito, con tante scuse, dopo ben quarantuno anni. Un lettore piuttosto lento, non c’è che dire.
L’anonimo aveva preso in prestito il volume il 17 luglio del 1972 e, nel nome della correttezza, ha quindi accluso alla lettera di scuse la somma di 299 dollari e 30 centesimi, la “penale” per averlo tenuto, a dir poco, più del dovuto. Con grande sorpresa del direttore della biblioteca, Ty Henderson, che ha manifestato il suo plauso al gesto.
Così, finalmente, The Real Book About Snakes è tornato ai legittimi proprietari, cioè alla cittadinanza, in fin dei conti. In verità, non è la prima volta che le cronache registrano una notizia simile. A febbraio, un volume dal titolo Fire of Francis Xavier, biografia di un sacerdote del sedicesimo secolo, era stato restituito, in quel caso con 100 dollari al seguito, alla New York Public Library, a cinquantacinque anni di distanza dal prestito.
Atti di gentilezza, senza dubbio, anche se a seguito di comportamenti non proprio da cittadini integerrimi. In ogni caso, se c’è un caso a cui l’espressione si attaglia, è questo: meglio tardi che mai.
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