Ho trascorso pomeriggi interi nelle librerie, non necessariamente (anzi, quasi mai) comprando qualcosa, ma scorrendo gli scaffali uno a uno e aggiungendo decine di titoli al mio elenco virtuale dei Questo lo devo leggere!.
E' difficile dire cosa mi piace. Penso che ogni libro meriti di essere letto, se non altro per premiare il talento e lo sforzo (quando ci sono) di chi lo ha creato.
La settimana scorsa ho letto Porci con le alidi Marco Lombardo Radice e Lidia Ravera, un cult che dopo il primo capitolo si legge tutto di un fiato. Ora mi dedico a Croce del sud di Patricia Cornwell, e capisco perché molti suoi fan si lamentano del suo nuovo, pessimo ghost writer. Mi fa quasi inorridire, sono già a metà ma lo trovo molto banale, tuttavia arriverò ugualmente fino in fondo.
Raramente ho interrotto un libro, anche se devo confessare che lo scorso anno l'ho fatto due volte: la prima conLe 120 giornate di Sodoma, ma proprio quasi alla fine, quando il mio stomaco non reggeva più quell'elenco particolareggiato di torture, la seconda Memorie di Adriano, forse perché il pieno agosto non era il clima più adatto.