Gli attentati mafiosi degli anni Novanta, la trattativa con lo Stato e le vicende di Tangentopoli rivivono in una folgorante spy-story. Un vero pugno nello stomaco del lettore.Esperto di intercettazioni, Davide era a Palermo nel '92. Dal centro di spionaggio ha visto saltare in aria la poliziotta che amava. Da allora vive come un eremita. Quando il suo destino incrocia quello di una rapinatrice, è costretto ad affrontare i fantasmi del passato. Coinvolto suo malgrado in un gioco più grande di lui, scoprirà l'esistenza di un patto segreto tra Cosa Nostra, politici e istituzioni.Un racconto mozzafiato. Un'opera che varca il "confine che separa Stato e anti-Stato, crimine e legge, in un paesaggio umano dove Bene e Male sono inutili astrazioni" (Alan Altieri).
Alex B. Di Giacomo è lo pseudonimo di un noto sceneggiatore. Docente di scrittura creativa, autore di serie tv di successo, di un premiato corto e di un horror realizzato all'estero, ha scritto un manuale di sceneggiatura e diretto una collana di gialli.
Nove racconti attraversano la città che dorme anche quando è sveglia in un viaggio a volte reale e altre immaginifico.Dalle cave di tufo della Sanità al mare di Mergellina, dai presepi di San Gregorio Armeno alla vecchia acciaieria di Coroglio.Salti temporali si susseguono in passati remoti o paralleli: dal Medioevo, che salutò il grande Federico II, alla fine del Novecento, che vide ucciso nientemeno che il sindaco.Sulla scena si alternano uomini e donne, ambizioni e bassezze, da Cola Pesce a Maradona, dal barbone che scriveva ai giornali alla donna che fittava l'utero ai Quartieri Spagnoli.Così la città sospesa tra oleografia e campanilismo sciovinista diventa metafora di ogni città.Calvino diceva che le sue città invisibili "sono un sogno che nasce dal cuore delle città invivibili". Questi nove racconti inseguono quel sogno, perché città felici "continuamente prendono forma e svaniscono, nascoste nelle città infelici".
"Il mio nome è Rufo, l'eretico, il brigante, l'assassino". Fra i monti sperduti della Lunigiana così inizia la storia di Rufo, narrata in prima persona dal protagonista. La vicenda si svolge all'inizio de XIII secolo, sotto il segno della potente casata dei Malaspina, snodandosi fra borghi, casolari e antiche foreste sull'Appennino. Vagando senza fissa dimora intorno al valico di monte Bardone, Rufo affronta la dura lotta per la sopravvivenza osservando il mondo con il suo sguado ingenuo e curioso. Testimone di avventure, leggende, fantasie popolari, scoprirà l'amore inavvicinabile di una nobile fanciulla finché, nella parabola della sua esistenza, un incontro inatteso segnerà definitivamente un punto di non ritorno.
Un viaggio immaginario alla ricerca di animali sconosciuti. Pazienti accostamenti, lunghe ore di osservazione per riuscire a descrivere l'aspetto e le abitudini di nuove, pazze formedi vita: le fantastorie.Grazie a esilaranti giochi di parole nascono animali assurdi, dissacratori e politicamente scorretti.Incontrerete bestie come il bivacco (simpatico bovino a due teste), il giaguardo (dolce e curioso felino maculato dagli enormi occhi neri) o la cerbottana (rumnante femmina decisamente disinvolta).Ma non sentitevi offesi se la natura, nel proprio sacrosanto desiderio di ribellione alla stupidità umana, si è presa gioco anche di voi!Fantabestie è alla seconda edizione, che presenta una cinquantina di nuove improbabili "bestie".