Ci sono due mal d'Africa
Il nostro è come un sogno.
Il loro è come un incubo.
Il mal d'Africa bianco è dolce come la vita.
Quello nero è amaro come la morte.
Per noi il mal d'Africa è un bellissimo ricordo.
Per loro è un pessimo futuro.
Il vero mal d'Africa non viene a chi parte.
Rimane a chi resta.
Prima o poi il mal d'Africa a noi passa.
A loro no.
Non c'è da stupirsi se dall'Africa
ci portiamo via il mal d'Africa,
dal momento che abbiamo sempre portato via tutto:
diamanti e avorio, oro giallo e oro nero, gazzelle, leoni,
uomini e donne.
Noi lo chiamiamo mal d'Africa.
Loro dovrebbero chiamarlo mal d'Occidente.
Prima che i bianchi mettessero piede nel continente nero
il mal d'Africa non esisteva.
Lo capisce anche un bambino.
(...sopratutto se africano).
La poesia di Anna Piatti è tratta da "La moglie del sole"-Trent'anni di volontariato
nella Repubblica Centrafricana- Edizioni EMI (BO)