Mi sono persa tra le righe e nei sogni Einar. Fino ad ora pensavo che le storie riguardanti i vampiri fossero destinate a Loredana, mia socia di penna, e al suo fedele seguito, ma questa volta ho dovuto ricredermi: sono stata molto bene in loro compagnia.
Scrittura scorrevole, mai troppo impegnativa, storia accattivante, scritta con maestria e capacità di complicare la storia a tal punto da tenere il lettore incollato alle pagine. Einar abbandonato dalla madre, vita agiata in cui il padre è troppo impegnato nella sua carriera per fare il genitore, scorre parallela a quella di Vladimir il vampiro, con le stesse modalità. Uniche diversità tra i due, le strade intraprese: Einar di luce, di amore, di gioia, Vladimir di buio, di tristezza, di solitudine.Ho viaggiato nei sogni di Einar, dove la sua vespa blu lo conduce in vite parallele, vite da vivere, da gestire, e al cui risveglio mettono il nostro protagonista in seria difficoltà, lasciandolo vivere la sua vita diurna con le caratteristiche di quelle vissute nel notturno. Bolle disseminate, contenenti altre vite, altri lui, e a ogni suo risveglio è stato meraviglioso scorrere le righe per scoprire quale sarebbe stato il suo prossimo mondo da esplorare.Potrebbero interessarti anche :