11 settembre….ancora niente! Il relax pre “distruzioneaiutomelastofacendosotto” continua!
Ieri mattina abbiamo fatto una camminata con mia mamma in centro e sono tornata a casa stanca morta che neanche dopo la Maratona di New York (beh no…ora che ci penso dopo la Maratona ero piu’ stanca! :-) ) e poi ho avuto il controllo con l’ostetrica. Niente di nuovo…il Royal Baby sta bene dove sta, d’altronde il termine è domani, quindi non gli rompiamo le scatole prima del previsto! :-)
In questi mesi ho letto un pò, non troppo come avrei voluto, lavorando 40 ore settimane non è stato facile trovare il tempo per sedersi e dedicarsi a un libro. Nonostante il poco tempo libero però ho cercato di leggere qualcosa, perchè non sono proprio il tipo che si vuole ritrovarsi in balia degli eventi, a non sapere da che parte girarsi e a dover chiedere a mamma, suocera, zia e amiche come fare…
Ho già notato in passato (mentre preparavo la maratona poi non ne parliamo) di come a tutti piaccia sedersi in cattedra e dispensare consigli anche quando non sono affatto richiesti…tutti in quei mesi erano personal trainers e runners esperti…”devi fare almeno un lungo di 30km prima del grande giorno”, “corri almeno 25km alla settimana”, “mangia questo e non mangiare quello”, “se continui così non ce la farai mai a correre 42 km a novembre”…tutti pronti a caricarti di vibrazioni positive. Per fortuna io avevo un’allenatrice d’ eccezione che mi ha seguita per i mesi precedenti la Grande Impresa e mi ha dato consigli preziosi per tagliare il traguardo.
Quando si è incinta, purtroppo, però non ci si può affidare ad un’allenatrice professionista e ci si sente un pò in mezzo a un mare in tempesta (gli ormoni per lo meno lo sono) a bordo di una piccolissima barchetta…tutti che ti danno consigli su come vivere prima i 9 mesi e poi i primi momenti, mesi e anni del tuo bambino. C’è chi ti dice che quei 270 giorni sono stati i più difficili della loro vita, fatti da notti insonni per le continue pipì, nausee e vomito, dolori ovunque, bruciori di stomaco…per non parlare poi del travaglio e del parto..insomma pensieri positivi per incoraggiare chi si sta affacciando da qualche giorno a questa nuova fase della propria vita.
Per non parlare di quello che diranno le stesse persone quando il bambino nascerà : non dormirai più, allattalo a richiesta, non avrai più il tempo di fare niente, mangia e lavati adesso che poi non potrai neanche farti una doccia, se non lo metti nel lettone in mezzo a voi non chiuderai occhio e smetto l’elenco delle frasi sentite che è meglio….
Sicuramente non ho l’esperienza per poter dire con certezza che tutto ciò mi sembra assurdo, ve lo potrò dire tra qualche mese…ma mi chiedo: i papà ? Non fanno niente? E i bambini in questione non dormono mai? Come fanno le mamme expat in giro per il mondo a crescere i loro figli da sole, senza nonne e zie? O più semplicemente…come ha fatto mia mamma, che era sola, con mio padre impegnato in negozio 12 ore al giorno, senza nessun tipo di aiuto?
Per fortuna questo “disfattismo” è tipicamente italiano…tutte le colleghe, amiche e vicine di casa olandesi e non, la pensano in maniera differente. Ho sentito esperienze di mamme con neonati di pochi mesi che dormono tutta la notte dal primo giorno, nel loro lettino, senza batter ciglio. Ho anche visto neonati di pochi mesi dormire serenamente nel pieno di una pizzeria affollata, per non parlare di bambini di qualche anno mangiare seduti a tavola composti, sia a casa che fuori.
Tutto questo mi rincuora, e non poco! La cosa che più mi spaventa della maternità è ritrovarmi in baìa di un esserino di 4 kg urlante e non sapere che fare per calmarlo o consolarlo. Mi preoccupa svegliarmi 10 volte a notte o non addormentarmi proprio, o non saper leggere i segnali del piccolo, dover chiedere a tutti “e adesso cosa faccio?!?!” e sentire mille pareri discordanti che mi lascierebbero ancora piu’ confusa e nel panico!
Ecco perchè ho iniziato subito a cercare dei libri che potessero aiutarmi dandomi delle nozioni, o per lo meno facendomi capire un minimo quello che succede e trovare il modo migliore per organizzarmi.
Reduce dei racconti di Lucia che si è basata sul metodo di Gina Ford il primo libro che ho voluto leggere è stato “IL PRIMO ANNO DEL MIO BAMBINO. Cosa fare giorno dopo giorno, passo dopo passo per essere genitori sereni.” (grazie a zia Chiara per avermelo regalato!)
Il primo anno del mio bambino
Criticato da tutti, a me ha aperto un mondo! La Gina (per gli amici) è un’esperta puericultrice inglese e basa il suo metodo sul concetto di routine. Metodo semplice dai risultati stupefacenti (dicono) ma con regole e schemi moooolti rigidi ahimè. Non so se riuscirò a metterlo in pratica alla lettera…
Fondamentalmente la Gina dice che la routine inizia alle 07.00 con la prima poppata e finisce alle 23.00 con l’ultima. Durante il giorno si cerca di far dormire il neonato il meno possibile e ad orari precisi, svegliandolo per nutrirlo, mentre durante la notte in poche settimane si passerà a non allattare il bambino (fino ai 3 mesi ci sarà la poppata delle 3.00 che slitterà lentamente alle 4.00, e poi svanirà unendosi con quella delle 07.00).
La Gina consiglia di usare un tiralatte elettrico dall’inizio e di dare l’ultima poppata delle 23 con il biberon, magari coinvolgendo il papà in questo, per far si che si crei un momento unico per papà e neonato. Suggerisce inoltre di fasciare il neonato per le prime settimane di vita durante le ore di sonno per evitare il Riflesso di Moro, calmare le coliche e farlo sentire più protetto.
I PRO (secondo me) :
- la routine da, almeno a me, un senso di sicurezza. Sai sempre cosa dovresti fare o per lo meno ci provi!
- la fasciatura del neonato è un metodo antichissimo con provati vantaggi
- l’allattamento programmato fa si che ci si possa organizzare meglio la giornata
- l’ultima poppata data al biberon dal papà mi sembra una cosa bellissima per tutti, papà, bambino e mamma!
- il metodo è stato provato da una mia amica, e FUNZIONA! Il neonato in poche settimane arriva a dormire tutta la notte…dalle 23.00 alle 07.00…un bel traguardo!
I CONTRO (sempre secondo me):
- metodo rigido e forse difficile da seguire, anche se ci voglio provare!
- il bambino secondo la Gina dovrebbe SEMPRE dormire al buio..anche di giorno…cosa impossibile in un paese senza persiane e tapparelle alla finestra
- difficile da conciliare con una vita sociale…ma senza metodo si avrà vita sociale?!?
Dopo aver letto questo libro illuminante, in una delle mie trasferte genovesi, mi sono chiusa da Feltrinelli e sono uscita con altri due libri :
- FATE LA NANNA, il semplice metodo che vi insegna a risolvere per sempre l’insonnia del vostro bambino di Eduard Estivill e sylvia de Bèjar
- FATE I BRAVI (0-3 anni) di Lucia Rizzi (la tata più famosa della tv)
Il primo è un manuale vero e proprio che insegna come insegnare al bambino a dormire (scusate il gioco di parole). Credo sia più “utile” se il problema esiste già e non quando si deve ancora presentare, ma dà interessanti spunti di riflessione su alcuni errori comuni che spesso si commettono.
Secondo gli autori è importante che:
- il bambino impari ad addormentarsi da solo, senza aiuti esterni (no al lettone, ninne nanne, cullarlo, cantargli la ninna nanna)
- si creino delle associazioni al sonno (buio, pupazzetto, ciuccio, silenzio) che il bambino possa ritrovare ogni volta che si risveglia durante la notte (spesso i bimbi piangono perchè non ritrovano la stessa situazione che hanno lasciato quando si sono addormentati)
- creare una routine del sonno (oh toh…torna la parola routine come dice la Gina!)
Mentre il libro della tata della tv non mi ha proprio entusiasmata…parte dalla nascita, la preparazione della cameretta, l’arrivo a casa, il sonno, l’allattamento e da consigli utili e importanti ma niente di che, ecco. Non c’è stato nulla che mi abbia colpita particolarmente…che Tata Lucia mi perdoni!
Infine, l’ultimo arrivato in famiglia è “UN BAMBINO FELICE” di Harvey Karp, ordinato su Amazon e letto in queste settimane di maternità.
Un bambino felice
Scritto da un celebre pediatra americano si basa sul concetto dei quarto trimestre mancante. Secondo l’autore infatti il bambino nascerebbe 3 mesi in anticipo e i pianti delle prime settimane sarebbero dovuti a questa sua immaturità. Dalla fine del quarto mese il neonato inizierebbe ad essere più vigile e ad interagire di più con il mondo, imparando a coordinare le sue manine, i movimenti e a conquistare tutti con il suoi sorrisini e gorgoglii.
Secondo il medico ci sarebbero bambini difficili e bambini piu’ facili, ma anche i più agitati si possono calmare seguendo il suo metodo delle 5S (soluzioni) :
- swaddle (fasciatura)
- side or stomach position (posizionarlo su un lato)
- shushing (ripetere il suono shhhhhhhhhhhhh nell’ orecchio del neonato urlante, più forte dei suoi strilli)
- sucking ( dargli il ciuccio)
- swing (cullarlo ritmicamente)
Tutte queste soluzioni ricreerebbero ciò che il neonato ha vissuto fino a quel momento, nell’utero materno, dove il feto per 9 mesi è rimasto stretto tra le sue pareti, si è ciucciato il dito a partire dal secondo trimestre, ha sentito rumori continui assordanti ed è stato in continuo movimento, azionando così quello che il pediatra definisce IL RIFLESSO DELLA CALMA, presente nel neonato così come il riflesso di moro o il riflesso di sunzione.
Vi consiglio di vedere un video per rendervi conto da soli di quanto straordinario sia questo metodo…non vedo l’ora di provare!
Il libro offre inoltre tanti altri spunti : perchè i neonati piangono, come vivono i primi mesi di vita di un neonato le diverse culture nel mondo, e tanto altro. Mi è piaciuto molto, anche se preferisco l’approccio più “nordico” e indipendista della Gina ;-) alla fine lei resta la mia preferita!
…e adesso, al mio via, scatenate l’inferno…di commenti contrari e insulti! :-D