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Creato il 16 luglio 2010 da Frafiori

Buon venerdì. Vi avevamo avvertiti che questa rubrica non sarebbe sempre stata piacevole. Oggi doveva essere il giorno di Kafka ma la cronaca incombe e quindi vi beccate uno stralcio del cosiddetto Piano di rinascita democratica

Per chi non lo sapesse, è quel documento che riassume le linee guida e gli obiettivi della P2. Se vi chiedete come siamo arrivati a questo punto qui trovate la risposta. Enjoy.

Dal “Piano di rinascita democratica”

MEDIO E LUNGO TERMINE

Nel presupposto dell’attuazione di un programma a breve termine come sopra definito, rimane da tratteggiare per sommi capi un programma a medio e lungo termine con l’avvertenza che mentre per quanto riguarda i problemi istituzionali e’possibile fin d’ora formulare ipotesi concrete, in materia di interventi economico-sociali, salvo per quel che attiene pochissimi grandi temi, e’necessario rinviare nel tempo l’elencazione di problemi e relativi rimedi.
a) Provvedimenti istituzionali
a1) Ordinamento Giudiziario
I – unitificazione del Pubblico Ministero (a norma della Costituzione – articoli 107 e 112 ove il P.M.
e’ distinto dai giudici)
II – responsabilità del Guardasigilli verso il Parlamento sull’operato del P.M. (modifica
costituzionale)
III – istruzione pubblica dei processi nella dialettica fra pubblica accusa e difesa di fronte
ai giudici giudicanti, con abolizione di ogni segreto istruttorio con i relativi e connessi
pericoli ed eliminando le attuali due fasi di istruzione
IV – riforma del Consiglio Superiore della Magistratura che deve essere responsabile verso il Parlamento (modifica costituzionale)
V – riforma dell’ordinamento giudiziario per ristabilire criteri di selezione per merito delle
promozioni dei magistrati, imporre limiti di eta’ per le funzioni di accusa, separare le
carriere requirente e giudicante, ridurre a giudicante la funzione pretorile
VI – esperimento di elezione di magistrati (Costit. art. 106) fra avvocati con 25 anni di
funzioni in possesso di particolari requisiti morali
a2) Ordinamento del Governo
I – modifica della Costituzione per stabilire che il Presidente del Consiglio è eletto dalla
Camera all’inizio di ogni legislatura e può essere rovesciato soltanto attraverso le elezioni
del successore
II – modifica della Costituzione per stabilire che i Ministri perdono la qualità di parlamentari
III – revisione della legge sulla contabilita’ dello Stato e di quella sul bilancio dello Stato
(per modificarne la natura da competenza in cassa)
IV – revisione della legge sulla finanza locale per stabilire – previo consolidamentodel debito attuale degli enti locali da riassorbire in 50 anni – che Regioni e Comuni possono spendere al di là delle sovvenzioni statali soltanto i proventi di emissioni di obbligazioni di scopo (esenti da imposte e detraibili) e cioè relative ad opere pubbliche da finanziare, secondo il modello USA. Altrimenti il concetto di autonomia diviene di sola libertà di spesa basata sui  debiti;
V – riforma della legge comunale e provinciale per sopprimere le provincie e ridefinire i
i compiti dei Comuni dettando nuove norme sui controlli finanziari
a3) Ordinamento del Parlamento
I – nuove leggi elettorali, per la Camera, di tipo misto (uninominale e proporzionale secondo il modello tedesco) riducendo il numero dei deputati a 450 e, per il Senato, di rappresentanza di secondo grado, regionale, degli interessi economici, sociali e culturali, diminuendo a 250 il numero dei senatori ed elevando da 5 a 25 quello dei senatori a vita di nomina presidenziale, con aumento delle categorie relative (ex parlamentari – ex magistrati – ex funzionari e imprenditori pubblici – ex militari ecc.)
II – modifica della Costituzione per dare alla Camera preminenza politica (nomina del Primo Ministro) ed al Senato preponderanza economica (esame del bilancio)
III – stabilire norme per effettuare in uno setesso giorno ogni 4 anni le elezioni nazionali, regionali e comunali (modifica costituzionale)
IV – stabilire che i decreti-legge sono inemendabili
a4) Ordinamento di altri organi istituzionali
I – Corte Costituzionale: sancire l’incompatibilità successiva dei giudici a cariche elettive
in enti pubblici; sancire il divieto di sentenze cosiddette attive (che trasformano la Corte in
organo legislativo di fatto)
II – Presidente della Repubblica: ridurre a 5 anni il mandato, sancire l’ineleggibilita’ ed
eliminare il semestre bianco (modifica costituzionale);
III – Regioni: modifica della Costituzione per ridurre il numero e determinarne i confini
secondo criteri geoeconomici piu’ che storici. Provvedimenti economico sociali.

b1) Nuova legislazione antiurbanesimo subordinando il diritto di residenza alla dimostrazione
di possedere un posto di lavoro e un reddito sufficiente (per evitare che saltino le finanze dei grandi Comuni);
b2) Nuova legslazione urbanistica favorendo le citta’ satelliti e trasformando la scienza
urbanistica da edilizia in scienza dei trasporti veloci suburbani;
b3) nuova legislazione sulla stampa in senso protettivo della dignita’ del cittadino (sul
modello inglese) e stabilendo l’obbligo di pubblicare ogni anno i bilanci nonche’ le retribuzioni dei giornalisti;
b4) unificazione di tutti gli istituti ed enti previdenziali ed assistenziali in un unico ente di
sicurezza sociale da gestire con formule di tipo assicurativo allo scopo di ridurre i costi
attuali;
b5) disciplinare e moralizzare il settore pensionistico stabilendo: il divieto del pagamento di
pensioni prima dei 60 anni salvo casi di riconosciuta inabilita’; il controllo rigido sulle pensioni di invalidita’; l’eliminazione del fenomeno del cumulo di piu’ pensioni;
b6) dare attuazione agli articoli 39 e 40 della Costituzione regolando la vita dei sindacati
limitando il diritto di sciopero nel senso di:
I – introdurre l’obbligo di preavviso dopo aver espedito il concordato;
II – escludere i servizi pubblici essenziali (trasporti; dogane; ospedali e cliniche; imposte;
pubbliche amministrazioni in genere) ovvero garantirne il corretto svolgimento;
III – limitare il diritto di sciopero alle causali economiche ed assicurare comunque la liberta’ di lavoro;
b7) nuova legislazione sulla partecipazione dei lavoratori alla proprieta’ azionaria delle
imprese e sulla gestione (modello tedesco);
b8) nuova legislazione sull’assetto del territorio (ecologia, difesa del suolo, disciplina delle
acque, rimboscamento, insediamenti umani);
b9) legislazione antimonopolio (modello USA);
b10) nuova legislazione bancaria (modello francese);
b11) riforma della scuola (selezione meritocratica – borse di studio ai non abbienti – scuole di Stato normale e politecnica sul modello francese);
b12) riforma ospedaliera e sanitaria sul modello tedesco.

c) Stampa – Abolire tutte le provvidenze agevolative dirette a sanare bilanci deficitari con onere del pubblico erario ed abolire il monopolio RAI-TV.

Il testo completo qui.

Sapere cos’è la P2 qui.

I refusi che trovate nel testo sono opera del gran maestro de sticazzi Licio Gelli che non conosce nemmeno la differenza tra un apostrofo e un accento.


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