Oscure sagome ondeggiano ivi pigre
viscidi liquami infangano il pavimento
tetre illusioni terrorizzano tutti tremanti
lievi tocchi lisciano il mio capo ribelle
Bocche spalancate discorrono tranquillamente
mentre ombre morenti camminano sofferenti
la loro ragione di vita è morta, ormai sepolta
i rigettati vagano inutilmente, sciocchi, insensati
punture dolorose iniettano il mio male
sorrisi compiaciuti mi guardano allegri
prese in giro divertenti, per abili mostri
con la mia diversità, forza, giocaci ora
Occhi vuoti di ogni calore spiano piano
non ricordo, mio malgrado, chi tu sia
sono troppo drogata per riflettere
sulla esistenza grondante di nettare
Lotto nel vostro limbo umanoide
ho già perso, ma vi mordo più forte
ho paura, sono un animale in gabbia
non vi odio nemmeno, piccoli carnefici
Catene demoniache stringono i miei muscoli
è così, mi ripetono, che si puniscono i discoli
di ogni emozione mi avete soddisfatti privato
ed io ricambio il vostro sguardo in modo irato.....