Legion of the new world. Act one. - Costantino Federici

Creato il 25 gennaio 2016 da La Stamberga Dei Lettori
Futuro.

Il pianeta terra ha percorso una lunga esistenza nel silenzio dell'oblio dopo esser stato ostaggio di cause ed eventi indefiniti.
Dopo secoli senza identità e, totalmente ignara del proprio passato, una società multietnica spaccata ed inconsapevole è in parte tornata a vivere grazie a numerose e stupefacenti tecnologie. Un indomabile uomo dai tasselli di vita oscuri si avvia a percorrere un grande enigma: in seguito ad un'esistenza travagliata dovuta a non precisati "avvenimenti", individui striscianti tramano alle spalle della società corrente. In questo complesso scenario, le vicende di un antieroe dalle facoltà occulte e di diversi personaggi misteriosi, sparsi in questo mondo frammentato ed ignoto, guideranno il lettore alla ricerca della verità e all'inizio di un cammino che porterà le sorti dell'umanità ad uno sconosciuto epilogo.

L'inizio di una nuova ed incredibile saga.

Recensione

Primo corposo capitolo di una annunciata saga, questo libro presenta subito un'originale mescolanza di temi fantastici e fantascientifici: ambientazione post-apocalittica, con scenari desertici e altri visionari e ipertecnologici, personaggi sovraumani con poteri misteriosi, e ancora complottismo, cospirazioni, e quant'altro.
La trama non è facile da anticipare, perché costellata di singole vicende sparse per l'immenso mondo narrativo, talvolta debolmente collegate tra loro. La sensazione di una dispersione delle vicende è rafforzata da una particolare scelta narrativa; si riscontra, infatti, l'adesione al modello tipico del thriller americano, con la frammentazione dei capitoli in brevi, brevissimi sottocapitoli o paragrafi, accompagnati sempre dalla definizione delle coordinate spazio-temporali, e, di conseguenza, frequenti e improvvisi cambi di scena. Questo particolare impianto narrativo ha i suoi pregi, ma anche i suoi limiti. Inizialmente fornisce al lettore l'ampiezza (veramente sterminata) del mondo narrativo creato dall'autore, con brevi incursioni nei luoghi più sperduti del globo e visite agli svariati personaggi che affollano il romanzo. Ben presto, però, il modello narrativo perde i suoi effetti e risulta stancante, contribuendo, insieme ad altre scelte narrative, a rendere più difficile la lettura; ho seriamente faticato a riconoscere luoghi e personaggi per moltissime pagine, mi sono perso più volte nei continui cambi di scena e di punti di vista.
Forse un altro modello narrativo sarebbe stato più azzeccato; in ogni caso, una certa ingenuità narrativa avrebbe comunque fatto la sua comparsa, insieme ai diversi punti deboli del romanzo. A fronte di un mondo narrativo così vasto e ricco di dettagli, vicende e personaggi, la resa si rivela insufficiente, e il lettore riesce ad afferrare ben poco di quanto resta, invece, nella mente dell'autore. Si tratta di una mancanza comune alle prime opere, legate a una inevitabile e talvolta perdonabile inesperienza. In questo caso però devo confessare l'amarezza per un universo narrativo evidentemente ben pensato e immaginato, ma la cui resa in forma scritta non gli rende giustizia. L'autore stesso ha rivelato una lunga gestazione di questo primo romanzo, e se ne vedono chiaramente gli effetti.
Il risultato, dunque, è che, terminato l'effetto piacevolmente straniante dell'esordio, con i suoi bruschi passaggi da un posto all'altro del pianeta, ci si perde del tutto. Ci si aspetta che la storia ingrani, come si suol dire... e non ingrana. Passano cento, poi duecento pagine dall'inizio, e ancora non ingrana, sembra ancora di leggere una introduzione: tutto rimane fermo, cristallizzato, non c'è alcuno sviluppo dall'inizio del romanzo, è una continua carrellata di situazioni personaggi e vicende.
E' vero che il romanzo è pensato come primo episodio di una lunga saga, ma questo non giustifica l'incapacità a strutturare adeguatamente una trama. L'immaturità della scrittura si rivela anche nella gestione dell'effetto sorpresa, della suspense: nel dispiegamento della trama ci sono troppo rinvii, e l'effetto è di continuare a gestire, anche a duecento pagine dall'inizio, personaggi chiamati ancora "l'individuo misterioso", "il tizio", e via dicendo. Sembra di leggere il peggiore dei manga giapponesi, con questa abbondanza di discorsi nebulosi e frasi lasciate in sospeso, tra "quell'uomo" e "quella cosa lì", etc.
Oltre a questa debolezza strutturale, fino a un certo punto perdonabile (anche se, ripeto, è un peccato), ce ne sono altre affatto perdonabili. La scrittura è mediocre, piatta, caratterizzata da una certa povertà lessicale, che si traduce in descrizioni scarse e molte, troppe ripetizioni. L'impressione iniziale viene confermata: la grande capacità immaginativa dell'autore non trova adeguata espressione nella scrittura. Il risultato è una descrizione minima e opaca, nonché ripetitiva, dei diversi luoghi visionari del mondo narrativo; una caratterizzazione dei personaggi abbozzata, con due-tre vezzi fisici e niente di più; la ripetizione ossessiva, talvolta fin troppo ingenua, oserei dire persino infantile, di alcuni termini. Un esempio? L'incapacità a descrivere adeguatamente gli scenari fantascientifici si traduce nella ripetizione continua del termine "tecnologico": città che il lettore tende, un po' per l'aspettativa, un po' per un proprio bagaglio immaginativo, a raffigurarsi come immense, scintillanti, dalle architetture più bizzarre, affollate di auto volanti, ologrammi, e chi più ne ha più ne metta, risultano invece definite come "tecnologiche", ricche di "auto tecnologiche", "palazzi tecnologici", e così via. E' un continuo parlare di indefiniti "oggetti di fattura tecnologica", a volte con risibili effetti tautologici (l'esistenza di "telecamere tecnologiche" lascia intendere quella di telecamere altrimenti "analogiche"?!).
Come spesso accade, in sostanza, le buone intenzioni dell'autore non trovano adeguata concretizzazione. La mente sarà anche affollata di idee ricche e originali (ed è questo che salva l'autore), ma la mano è inesperta, ingenua, produce una scrittura fortemente amatoriale. L'editing professionale non è, del resto, qualcosa di superfluo, e una bella pulizia editoriale sarebbe opportuna, fosse solo per snellire il romanzo eliminando svariate scene assolutamente superflue e per ripulirlo dalle peggiori ingenuità commesse.

Giudizio:

+2stelle+ e 1/2

Dettagli del libro

  • Titolo: Legion of the new world. Act one.
  • Autore: Costantino Federici
  • Editore: Autopubblicato
  • Data di Pubblicazione: 2015
  • Collana: 
  • ISBN-13: 9781326001506
  • Pagine: 563
  • Formato - Prezzo: ebook - 7,58 Euro

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